Gli ex di Radio Zammù presentano il loro nuovo progetto. Una realtà che unisce la professionalità acquisita dentro l'Università con la scommessa di creare un'emittente che dia voce alla Catania impegnata e promotrice di cultura. Tra voci storiche e nuove collaborazioni. In città su 101 fm, per tutti sul web: da lunedì 24 ottobre
RadioLab, pronti a partire Musica e informazione a 360 gradi
«Un laboratorio di sperimentazioni, fucina di idee e luogo di incontro tra diverse realtà promotrici della cultura e dell’impegno sociale a Catania». Così gli ex di Radio Zammù definiscono il progetto dal quale prende vita la neonata emittente Radio Lab: on air a partire da lunedì 24 ottobre. «E’ la nostra occasione per metterci in gioco a livello professionale ma senza rinnegare le nostre origini», dice la speaker Sara Curcio Raiti. «Il nome Lab rappresenta infatti quell’idea di formazione continua che abbiamo raggiunto dentro l’Università e che non intendiamo abbandonare. Ma anche la voglia di ideare cose nuove e, perché no?, di azzardare».
Dopo mesi di preparazione, il momento del lancio è arrivato. Questa volta, oltre alle voci già note agli ascoltatori, dietro ai microfoni vedremo alternarsi anche nuovi conduttori: aspiranti speaker e figure professionali di lunga esperienza. Per quanto riguarda il palinsesto, «con RadioLab abbiamo deciso di puntare tutto sull’informazione a 360 gradi», racconta Sara. «Ogni programma sarà supportato da uno o più interventi esterni e, a seconda della fascia, approfondirà diverse tematiche». Poco intrattenimento e molto spazio ai contenuti quindi, curati dai singoli speaker e arricchiti dalla presenza di numerose collaborazioni esterne. Come quella con Telestrada per l’impegno sociale sul territorio, il Coordinamento unico di Ateneo come finestra sull’Università e L’arsenale, federazione siciliana delle Arti e della Musica. Ma ci sarà spazio anche per le notizie sportive e per la cronaca, affidata al caporedattore Gianluca Reale che curerà la rassegna stampa nazionale e a Redazionesottosfratto che si occuperà di quella locale.
Sei ore al giorno di diretta da ascoltare su 101 fm oppure sul sito web della radio, «pensato come portale multimediale, collettore di idee, contenuti e collaborazioni – spiega Sara – Sarà possibile caricare video, foto e audio. La nostra sfida non è solo creare una radio ma sfruttare attraverso di essa tutte le potenzialità del web».
Un progetto ambizioso ma concreto che, per camminare sulle proprie gambe, mette insieme impegno, forze e risorse. A supporto, infatti, è nata l’associazione culturale CataniaLab che, insieme all’agenzia di stampa BluMedia, è editore dell’emittente. «L’associazione mette insieme gli ex di Zammù ma racchiude anche speaker, dj ed è aperta a quanti vogliano creare un polo culturale in questa città – sottolinea il presidente Salvo Messina – Sia facendosi promotrice di eventi culturali propri, sia come megafono di altre realtà associative e delle loro iniziative». Radicati in città, ma capaci di fare rete con il mondo esterno. Caratteristiche queste che, racconta Messina, «abbiamo voluto idealizzare nel logo dell’associazione rappresentando le tre arterie principali di Catania: via Garibaldi, via Vittorio Emanuele e via Etnea. Insieme al centro della città che fa nodo in Piazza Duomo, luogo ideale di incontro e scambio continuo».
A sostenere RadioLab c’è anche l’agenzia coeditrice che «ha creduto sin da subito nelle potenzialità di questo progetto – spiega Gianluca Reale di BluMedia – e, per non interrompere la positiva esperienza iniziata a Radio Zammù, ha deciso di impegnarsi a seguire da vicino i ragazzi in questa nuova scommessa». Oltre al supporto in termini di esperienza, è stata BluMedia a fornire le risorse economiche per la sistemazione dei locali e l’acquisto delle attrezzature necessarie. «E’ una sfida interessante anche per noi», continua Reale. «Ma l’entusiasmo dei ragazzi e l’impegno dimostrato, tanto in passato quanto adesso, ci dà molta fiducia». Insieme all’agenzia, fondamentale è stata la partnership con il centro culturale Zo che ha messo a disposizione dei ragazzi la sede di viale Africa. E quella con Radio Amore che garantisce, a sue spese, la frequenza in fm.
Tutto è pronto quindi. Per «i pirati dell’etere», come si definiscono, è partito il conto alla rovescia. Per gli altri, non resta che sintonizzarsi ed ascoltare.
[Foto di cogdogblog]