Quando la Regione siciliana commissaria se stessa!

di Angela Barone

Incredibile ma vero: la Giunta regionale di Rosario Crocetta ha commissariato se stessa!

Purtroppo non è un paradosso, ma la triste verità che emerge dalla lettura delle delibere della Giunta regionale n.232 del 2 luglio 2013 e n.257 del 17 luglio 2013, con le quali il Governo ha sciolto il consiglio di amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e nominato quale commissario il dottor Filippo Vitale (n.232) e, successivamente, ha revocato il dottor. Vitale sostituto come commissario dal dottor Gianni Silvia, nominato anche come commissario straordinario sostituto del Presidente della Fondazione (n.257).

Fin qui nulla di strano. Ma strano diventa se si pensa che il Presidente della Fondazione è, per legge e per statuto, l’assessore regionale al Turismo, incarico ricoperto da Michela Stanchers: ne consegue quindi che il Governo, con la delibera n.257, ha nominato un dirigente commissario straordinario in sostituzione di un assessore regionale! Miracoli Crocettiani.

Ma non finisce qui. Dalla lettura della delibera n.232 emerge che la scelta di sciogliere il consiglio di amministrazione della Fondazione deriva dal fatto che l’assessore regionale al Turismo, nella sua qualità di Presidente della Fondazione, ha segnalato all’assessore regionale all’Economia “lo stato di paralisi gestionale in cui versa l’Ente anche a causa della mancata approvazione dei documenti contabili”.

Ora, poiché l’assessore al Turismo sin dalla sua nomina è automaticamente divenuto Presidente della Fondazione e che, come tale, faceva parte del consiglio di amministrazione, è indubbio che, se paralisi c’è stata, l’assessore, come Presidente, di certo deve assumersene le responsabilità, e non risolvere il suo problema di gestione promuovendo la nomina, stavolta come assessore regionale addetto alla vigilanza, lo scioglimento degli organi e la nomina di un commissario!

Inoltre va rilevato che allo stesso consiglio di amministrazione partecipava anche il Soprintendente, carica rivestita dall’assessore regionale alla Famiglia, tenuto non solo alla tenuta dei libri contabili, ma anche alla predisposizione dei bilanci di esercizio.

Pertanto, la denunciata paralisi gestionale diverrebbe responsabilità di un altro membro del Governo regionale.

Ma l’assessore regionale alla Famiglia, nella sua qualità di Soprintendente della Fondazione, nel maggio del 2013, e quindi ben due mesi prima del commissariamento, dichiara alla stampa di avere risanato la Fondazione e rimesso a posto i conti: per altro lo stesso Governo regionale aveva autorizzato l’esercizio provvisorio per la Fondazione nelle more della adozione del bilancio regionale.

Ora delle due l’una: o lo stato di paralisi gestionale è sorto solo tra maggio e giugno 2013, e quindi durante la gestione Stancheris-Bonafede che ne avrebbero dovuto trarre le personali conseguenze e non commissariare l’ente, oppure esisteva da ben prima e quindi il commissariamento andava disposto subito, sempre con le conseguenti assunzioni di responsabilità in capo all’assessore; oppure ancora non esiste per nulla e il commissariamento risponde ad altre non meglio esplicate esigenze.

Alla conclusione di tutto resta un ennesimo commissario, di fede ora crocettiana e prima lombardiana, nominato anche il sostituzione dell’assessore!

Solo la musica sinfonica può salvarci…

 


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