Riprendiamo dalla Tribù di Zammù il post de 'Il siciliano di Roma': "Io vorrei morire da siciliano, non da mafioso. E non potete avere idea per quanta gente questa differenza sia priva di significato!"- Leggi il dibattito sulla Tribù di zammù
Quando ho scoperto di essere un siciliano
Prometto che la prossima volta tornerò a scrivere col mio solito stile equilibrato. Ma oggi…
Sono nato a Porto Empedocle (AG) da genitori di Favara (paesi di massima densità mafiosa). Al cimitero, se uno moriva di morte naturale, lo indicavano sulla lapide. Dopo Siracusa (quantera bella Ortigia, tutta mia, soprattutto lì dove abitavo, vicino alla Fonte Aretusa, al Castello Maniace) ho amato Catania (Medinat El Fil), splendida, orgogliosa . Mi sono sempre considerato catanese dadozione. Di Catania ero orgoglioso anchio: non cera la mafia! Da ragazzo chiedevo anchio nei bellissimi chioschi acqua e zammù! A venti anni sono uscito dalla Sicilia e .. ho scoperto di essere un siciliano! Maledizione! Poi ecco che si scopre che la mafia cé pure a Catania! Ce lo ha fatto capire Pippo Fava e lo hanno ucciso! Vado incontro alla vecchiaia. Ma prima di morire vorrei vedere la nostra gente fare almeno un punto contro la Mafia. Capito? E se almeno un punto lo abbiamo fatto, vorrei che tutti lo riconoscessero, capito? Ma facciamolo questo punto, maledizione! Sinistra dove sei? I giovani hanno ancora tempo, ma i vecchi? Io vorrei morire da siciliano, non da mafioso. E non potete avere idea per quanta gente questa differenza sia priva di significato!
Quando ho scoperto di essere un siciliano ho capito che il centro-nord della penisola era molto più sviluppato economicamente, più civile, più dinamico, più e potrei andare avanti. Anche la Sicilia da allora è andata avanti, certo! Ma il divario, ahimé!, è inesorabilmente aumentato. Prima di morire vorrei vedere la Sicilia, almeno per una volta, magari scritto in bella evidenza su tutti i giornali, recuperare anche solo un punto in quel divario. Sinistra dove sei?
La mia anima sta in Sicilia, ma tu, Sinistra Siciliana, dove sei?
Lanima
Debbo strapparle lanima,
lanima debbo strappare a questa terra,
il suo mistero,
rubandole il segreto della vita.
E non saranno i libri,
ricchi di suggestioni e di commenti;
né il tormento, né lansia
nelle pallide notti mie romane;
e non sarà il racconto
confuso e malinconico dei vecchi.
No! Non saranno gli altri.
Puttana di una vecchia svergognata!
Per averti davvero
Che cosa dovrò fare, amore mio?
Prenderti come sei, senza pudore
E lasciarmi infettare dai tuoi umori?
O arrendermi ai piedi tuoi di donna,
aggrapparmi alle gambe
e annullarmi nel ventre tuo di pietra,
senza più ragionare:
presuntuoso che sono!