Quale Aida

DA DOMANI AL TEATRO BIONDO IL NUOVO SPETTACOLO DI ROBERTA TORRE ED ERNESTO TOMASINI PER LA PRIMA PRODUZIONE DELLA NUOVA GESTIONE ALAJMO-DANTE

 

di Gabriele Bonafede

È quello che ci chiediamo, che si chiede il pubblico, che si chiedono gli addetti ai lavori, gli appassionati, gli abbonati, gli amici del teatro Biondo. Quale Aida sarà da domani sera quella ideata e realizzata in scena da Roberta Torre? Presentato oggi alla stampa in una conferenza amabilmente organizzata a mo’ di salotto tra amici, in una delle sale nello storico palazzo di Via Roma a Palermo, lo spettacolo si annuncia pieno di sorprese.

Roberta Torre

E non poteva essere diversamente quando un’opera, una pièce, un film, un semplice studio teatrale, è ideato e realizzato dalla regista Roberta Torre, milanese (e tornata a Milano da alcuni mesi), ma palermitana d’adozione nella vita biologica e anagrafica come in quella culturale e artistica. La Torre ci ha abituati ad essere sorpresi e spiazzati in qualsiasi tema affrontato.

Si è detto anche un’“Aida-queer”, dove l’Aida non è una donna, ma un uomo, e un altro uomo ama, così come la rivale è anche lei un uomo.  Vero, in qualche modo: i protagonisti sono “la star della scena alternativa” Ernesto Tomasini (Aida), Massimo Vinti (Amneris) e Rocco Castrocielo (Radames). Ma la stessa Torre non accetta questa definizione: “cosa è ‘queer’ in realtà?”. “Ormai si dice queer ciò che si vorrebbe dire gay”, fa sponda lo stesso Tomasini.

Ernesto Tomasini è Aida. Foto di Paolo Galletta.

Si può dire un “miscuglio” di spettacoli, ma forse anche questa definizione non è esatta o completa. Così come non si tratta nemmeno un’“Aida-operistica”, nel senso che è sì ispirata all’Aida di Verdi, ma non ne contiene nemmeno le musiche, se non in maniera marginale. “E per giunta non quelle dell’Aida, ma della Traviata”, precisa l’autore delle musiche composte ad hoc, Massimiliano Pace.

Possiamo dunque continuare a dire “quale Aida non è”. Così com’è successo proprio nella conferenza stampa: non è l’Aida di Verdi, “ma ne è semmai un’ispirazione nella psicologia e nei personaggi”, afferma Roberta Torre. Non appare un’Aida che esalta l’eroismo del guerriero in senso stretto, o che si autocelebra in un trionfo di maniera operistica, o che tenta di mettere in scena libretto e musica di Verdi “in chiave moderna”, come si potrebbe, stancamente, affermare. Non sarà solo un musical, come non sarà solo una forte provocazione, ma sarà in qualche modo una riflessione pacifista sull’”archetipo della guerra, qualsiasi guerra e non necessariamente le attuali guerre che esistono nei Paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo orientale”, conferma la regista.

Scena di Aida. Foto di Paolo Galletta

Nel suo primo film di successo “Tano da morire”, Roberta Torre sorprese e deliziò pubblico e critica con un musical sulla mafia, che forse è e rimane il film più anti-mafia della storia del cinema: non solo sorpresa, ma anche ironia e derisione possono cancellare quella mitizzazione della mafia realizzata, volenti o nolenti, in molti film sulla criminalità organizzata in Sicilia.

Sarà dunque un’Aida che “smitizza” alcuni postulati del romanticismo operistico? Forse sì, e forse no. Lo spettacolo contiene in se stesso una forma di omaggio a Verdi, ma con un nuovo sistema, una nuova visione, “Ho pensato a questa Aida come ad un viaggio dove si mescolano prosa e canzoni, in cui trovano posto le parole, il musical, la chanson, la fiaba – scrive la Torre nelle note di regia – tutti insieme ci portano al grande circo dell’Aldilà.”

Aida, il coro. Foto di Paolo Galletta

La componente circense è confermata dal vivo, in conferenza, dalla regista. E allora chiediamo quanti cavalli ed elefanti ci saranno in un trionfo d’Aida circense? “Solo un elefante e per giunta tagliato a fettine, liofilizzato, altrimenti non ci sarebbe entrato” è la risposta della regista. Il che non fa che aggiungere all’attesa della vigilia.

Una vigilia alimentata dalla grande attenzione di media e giornali, e che si alimenta ancor più con le immagini di splendidi costumi disegnati e realizzati da Dora Argento, compagna di viaggio della Torre sempre esplosiva nell’esaltare sorprese ed effetti del colore e della provocazione di regia. E nondimeno aspettiamo l’opera di Roberto Crea, deflagrante scenografo d’immagini e archetipi nella narrazione teatrale, e che compone insieme alle luci di Davide Scognamiglio.

“Trovano posto le parole”, dicevamo. E infatti ci sarà una voce narrante, quella di Salvatore D’Onofrio. E ci sarà anche un coro in maschera composto da tre attrici: Silvia Ajelli, Aurora Falcone e Giuditta Jesu.

E, dunque, domani scopriremo quale Aida sarà.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]