Pure i grillini tra contraddizioni e demagogia?

Il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino, del Movimento 5 Stelle ha stamane rinunciato alla indennità di carica. Il riferimento è all’indennità di vicepreside dell’Assemblea di Sala d’Ercole pari a 3 mila 244,22 euro mensili.

L’atto formale, consegnato al dirigente dell’ufficio di ragioneria dell’Ars, con decorrenza immediata, costituisce la risposta a quanto più volte ribadito in campagna elettorale mantenendo fede all’accordo con i cittadini, di rinunciare a privilegi che non sono necessari allo svolgimento della carica.

Se da un lato l’elezione di Venturino costituisce “l’ingresso dalla porta principale del Movimento 5 Stelle all’Ars”, come dichiarato dal capogruppo, Giancarlo Cancelleri, dall’altro rompe un meccanismo assodato negli anni di guadagnare troppo per l’espletamento della carica rappresentativa. (a sinistraa, Antonio Venturino, foto tratta da e20sicilia.tv) 

Antonio Venturino ha inoltre confermato quanto dichiarato nella precedente conferenza stampa in occasione della sua elezione alla vicepresidenza, rinunciando di fatto all’auto blu che gli spetterebbe.

“Stamattina – dice Venturino – ho confermato agli uffici della ragioneria generale le mie intenzioni, rinunciando formalmente all’indennizzo di carica ed all’auto blu. Di grosse berline nei parcheggi della Regione Sicilia ce ne stanno parecchie, io non la voglio. Arriverò a Palermo dalla mia città, Piazza Armerina, in autobus e sto pure affittando un appartamentino nelle adiacenze dell’Ars. Per gli spostamenti di rappresentanza vedrò di organizzarmi”.

Un segnale concreto di rottura con il passato quello operato da Venturino che conferma la linea del Movimento che all’Ars ha portato cittadini a 5 Stelle piuttosto che onorevoli.

 

Nota a margine

La scelta del vice presidente dell’Ars, Venturini, più che convincerci, ci inquieta. Se non ricordiamo male, i grillini, prima del voto dello scorso 28 ottobre, hanno promesso che avrebbero rinunciato a buona parte dell’indennità parlamentare: se non ricordiamo male, hanno detto che loro si sarebbero accontentati di 2 mila e 500 euro al mese. 

Ora, in un comunicato stampa ufficiale, apprendiamo che il grillino ‘onorevole’ Venturini rinuncia ai 3 mila e 200 euro al mese di indennità di vice presidente. Domanda: e dei 16-18 mila euro al mese di indennità parlamentare che cosa ne farà? Se li metterà in tasca come fanno tutti gli altri parlamentari? E la promessa di ridurre a 2 mila e 500 euro al mese l’indennità parlamentare che fine farà?

Dai grillini ci aspettavamo – tutti ci aspettavamo – un bel disegno di legge per ridurre drasticamente i 16-18 mila euro al mese che ogni ‘califfo’ di Sala d’Ercole si mette in tasca ogni mese. Abbiamo ancora la speranza di vedere questo disegno di legge o tutta la storia dei 2 mila e 500 euro al mese è stata solo una presa in giro elettorale?

g.a. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]