L'aula non ha ancora trovato la quadra sulle questioni più delicate: accorpamento dei lotti, collocazione degli impianti, tempi per i bandi di gara. E così subiscono un rinvio altre due delibere di peso: il regolamento della movida e il bilancio di previsione
Pubblicità, fumata nera a Sala delle Lapidi Slitta alla prossima settimana il via libera al piano
Slitta alla prossima settimana il via libera al piano pubblicità. Il Consiglio comunale ha chiuso la discussione generale e approvato i primi emendamenti, a partire da quelli di natura tecnica, ma non ha ancora trovato la quadra sulle questioni più delicate. Da martedì l’aula sarà costretta a un tour de force: dopo la pubblicità toccherà alla movida, e a questo punto sembra sfumare la possibilità che il regolamento veda la luce entro il 30 settembre, giorno di scadenza dell’ordinanza sindacale. Poi sarà la volta del bilancio di previsione, altra delibera di peso che avrebbe dovuto essere votata entro il mese.
Fra gli emendamenti approvati, uno che riguarda il sessismo e il gioco d’azzardo. Saranno vietati i riferimenti a discriminazioni dirette o indirette e gli incitamenti all’odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età e orientamento sessuale. Saranno banditi gli stereotipi di genere e tutti quegli elementi che possano rimandare o indurre al sessismo e alla violenza di genere. Anche le comunicazioni commerciali relative ai giochi con vincita in denaro dovranno attenersi a criteri di rispetto e trasparenza, favorendo l’affermazione di modelli di comportamento ispirati a misura, correttezza e responsabilità.
«Il regolamento comunale sulla pubblicità e le pubbliche affissioni è stata una occasione imperdibile per tradurre in azioni concrete la volontà politica espressa in varie circostanze dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio – spiegano le consigliere comunali Antonella Monastra e Alessandra Veronese, promotrici degli emendamenti -. È giusto che l’amministrazione si doti di strumenti operativi in tal senso, come l’Osservatorio sulla comunicazione pubblicitaria che sarà istituito per monitorarne i contenuti. Anche i cittadini potranno collaborare, segnalando abusi e pubblicità offensive al numero verde e alla sezione del sito istituzionale del Comune di Palermo che saranno presto attivati a tale scopo».
Restano sul tavolo gli emendamenti più scottanti, sui quali non è stato ancora trovato l’accordo: intanto gli uffici dovranno correggere le planimetrie contenute negli allegati tecnici e specificare in modo più chiaro la collocazione degli impianti. Resta aperta la questione dell’accorpamento: la giunta propone la divisione della città in 81 lotti raggruppati in 14 blocchi, all’interno dei quali distinguere otto zone (dal centro storico alle periferie, dagli impianti sportivi alle strade di scorrimento) in base al colore, e di conseguenza alla visibilità e al valore. Infine bisogna stabilire la norma transitoria, ovvero quanto tempo bisognerà attendere prima dei bandi di gara per l’assegnazione degli spazi. Per farlo bisogna rintracciare gli abusivi, cioè chi non paga l’affitto degli spazi. L’ultimo censimento dell’amministrazione risale al 2005. Nel piano è previsto che le affissioni abusive vengano rimosse dagli stessi vincitori dei bandi.