«Per la Sicilia me la spirugghio io, mi faccio Palermo, Catania, Gela, Licata. Però il punto forte deve essere Roma. Lì ci vuole lo zu Salvatore». Le porte della Capitale si aprono grazie a Salvatore Rinzivillo, reggente del clan gelese. Grazie all'alleanza tra lui e Francesco Guttadauro, la mafia avrebbe messo le mani sul ricco business