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S'è tolto la vita al Malaspina di Caltanissetta dove si trovava in carcerazione preventiva. In Sicilia nel 2011 ci sono stati 7 suicidi, collegati anche al disagio psicologico dovuto alle condizioni insopportabili delle strutture: nella nostra regione il sovraffollamento è al 142%. Ma a Mistretta e Castelvetrano si arriva al 200%, come emerge dal rapporto sulle carceri dell'associazione Antigone presentato a Catania

S'è tolto la vita al Malaspina di Caltanissetta dove si trovava in carcerazione preventiva. In Sicilia nel 2011 ci sono stati 7 suicidi, collegati anche al disagio psicologico dovuto alle condizioni insopportabili delle strutture: nella nostra regione il sovraffollamento è al 142%. Ma a Mistretta e Castelvetrano si arriva al 200%, come emerge dal rapporto sulle carceri dell'associazione Antigone presentato a Catania

S'è tolto la vita al Malaspina di Caltanissetta dove si trovava in carcerazione preventiva. In Sicilia nel 2011 ci sono stati 7 suicidi, collegati anche al disagio psicologico dovuto alle condizioni insopportabili delle strutture: nella nostra regione il sovraffollamento è al 142%. Ma a Mistretta e Castelvetrano si arriva al 200%, come emerge dal rapporto sulle carceri dell'associazione Antigone presentato a Catania

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S'è tolto la vita al Malaspina di Caltanissetta dove si trovava in carcerazione preventiva. In Sicilia nel 2011 ci sono stati 7 suicidi, collegati anche al disagio psicologico dovuto alle condizioni insopportabili delle strutture: nella nostra regione il sovraffollamento è al 142%. Ma a Mistretta e Castelvetrano si arriva al 200%, come emerge dal rapporto sulle carceri dell'associazione Antigone presentato a Catania

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Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

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