Novità per il nascente parco di Villa Turrisi. Gli assessorati al Verde e all’Urbanistica hanno deciso di avviare due percorsi diversi per i progetti della green way e del parco urbano. Questo perché la costruzione della green way ha un iter più semplice: è prevista nel piano della mobilità dolce – che nel frattempo prosegue con il ritorno delle piste ciclabili in via Libertà – ed è finanziata con i fondi del Patto per il Sud. La green way sarà ricavata dai binari dismessi che un tempo facevano parte della linea Palermo-Monreale-Camporeale.
Più complesso il percorso del parco urbano, che sarà sistemato a spese dell’amministrazione. Prima però c’è una serie di ostacoli burocratici da sistemare: di recente il settore Urbanistica ha trasmesso all’ufficio Opere Pubbliche i riferimenti sul perimetro (da una parte, tra le vie Leonardo da Vinci, Casalini, Bonafede, Mammana, Beato Angelico e piazza Russia, e, dall’altra tra le vie da Vinci, Ruggeri, De Grossis, Di Blasi e Politi) e sulle proprietà per gli studi di fattibilità: bisogna distinguere tra i terreni privati e demaniali (canali, beni confiscati e l’ex tracciato ferroviario), preservare l’antico Baglio Torre Mango, demolire gli abusi edilizi e scovare le appropriazioni indebite di suolo pubblico, che i più furbi hanno recintato con catene, cancelli e lucchetti. Senza dimenticare che il futuro parco è attraversato da due canali idrici di gronda: Passo di Rigano, che fa parte del demanio statale, e Borsellino, che invece appartiene al demanio regionale.
Insomma, una montagna di carte da sistemare. Da qui la decisione di separare i due progetti sotto la coordinazione del capo area tecnica della Riqualificazione Urbana, Mario Li Castri. «In questo modo faremo più rapidamente con la green way – spiega l’assessore al Verde Sergio Marino -. Stiamo preparando il bando, speriamo di poterlo pubblicare fra qualche mese. Per il parco ci vorrà tempo. Nel frattempo prosegue il recupero delle altre aree verdi come il Giardino Inglese, dove abbiamo quasi terminato, o di Villa Trabia, dove dobbiamo sistemare il parco giochi». I due canali, in particolare, hanno bisogno di interventi consistenti. Per Passo di Rigano c’è un progetto – approvato soltanto quest’anno a 20 anni dal suo avvio – finanziato con 10,6 milioni di euro della delibera Cipe del 2012, che prevede l’eliminazione degli scarichi fognari tramite la razionalizzazione e il potenziamento della rete mista e la realizzazione di scaricatori di piena sul canale.
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