Sempre maggiori i rischi a cui sono esposti i bambini e gli adolescenti con lutilizzo delle nuove tecnologie, in particolare navigando su internet. Un tema approfondito questa mattina dalla Polizia postale di Catania che ha esposto i risultati del progetto Colombo. Alla scoperta della rete. Un'iniziativa rivolta agli studenti delle scuole medie e superiori
Progetto Colombo, gli adolescenti su Internet Ragazzi attenti, ma scarso aiuto dei genitori
Questionari somministrati in forma anonima agli studenti e a centinaia di insegnanti catanesi per comprendere la consapevolezza dei rischi online. È il progetto Colombo. Alla scoperta della Rete, un’iniziativa della Polizia postale di Catania che ha interessato lo scorso anno 98 istituti (scuole medie e superiori) e circa 18.000 studenti.
Questa mattina, alla presenza del Questore Salvatore Longo, sono stati illustrati i risultati del progetto con la visione dei dati più interessanti. Dal report emerge che, rispetto allo scorso anno, è cresciuto il numero di studenti che accede in Rete con un utilizzo crescente di social network, chat e servizi di file sharing. Aumenta anche il tempo che i ragazzi trascorrono online (oltre 2 ore al giorno) e il web è frequentato soprattutto per comunicare, giocare e ricercare informazioni. Cresce sensibilmente anche il numero dei ragazzi che utilizza internet per fare acquisti.
Un elemento di particolare interesse è il dato sui danni immediati per i ragazzi derivanti dallutilizzo del pc, come stanchezza fisica, visiva e mal di testa, per quanto pochi ritengano che il web possa trasformarsi in dipendenza o isolamento. Inoltre, per quanto riguarda i rischi, i ragazzi percepiscono come pericolose le pagine di siti pornografici, le truffe on-line e le proposte di incontri nella vita reale. Di fronte ad un potenziale pericolo online la maggior parte dei giovani utenti si limita a chiudere il servizio senza avvertire genitori o insegnanti. Cè anche una maggiore conoscenza di cosa sia il cyber bullismo ma risulta rilevante la percentuale di ragazzi che visiona video di tipo sessuale.
Purtroppo, rispetto al passato, dai questionari emerge anche un minore supporto dei genitori e solo una ristretta parte di ragazzi chiede loro aiuto in simili circostanze. Considerati i sempre maggiori rischi a cui sono esposti i bambini e gli adolescenti con lutilizzo delle nuove tecnologie e, in particolare, navigando su internet, la Polizia di Stato riproporrà gli incontri con studenti delle scuole medie e superiori per rendere più efficace lazione di prevenzione.