Mancano quattro giorni all'udienza preliminare del processo che vede indagato il leader del Carroccio per sequestro di persona per il caso della nave Gregoretti. «Non mi ritengo un delinquente e mi sembra che il reato non sussista», dice l'ex ministro dell'Interno
Processo Salvini, striscioni antileghisti appesi in aeroporto La Lega pensa ai cartelli social per «sostenere il capitano»
«Leghisti not welcome». I leghisti non sono i benvenuti. Lunghi striscioni bianchi con questa scritta in stampatello in nero e rosso sono stati appesi questa mattina davanti ai principali ingressi dell’aeroporto di Catania. Il messaggio degli attivisti della rete Mai con Salvini è rivolto alle persone che il leader della Lega ha chiamato a raccolta (anche pubblicizzando un volo andata-ritorno a soli 40 euro) per sostenerlo in occasione dell’udienza preliminare del processo (sabato 3 ottobre al tribunale di Catania) che lo vede indagato per sequestro di persona in merito alla vicenda della nave Gregoretti. «Non mi appassiona lo striscione, ognuno può mettere alla finestra quello che vuole», ha commentato Matteo Salvini.
«Pur di riempire le piazze siciliane, Salvini chiama a raccolta leghisti da tutta Italia. Ma gli unici a non essere benvenuti nella nostra terra sono loro», afferma Sara, una delle attiviste della rete. «L’occasione del processo diventa l’ennesimo tentativo di venire a fare campagna elettorale qui in Sicilia. Per questo – aggiunge – abbiamo deciso di organizzare dall’1 al 3 ottobre diverse iniziative. Se pensavano di poter fare una Pontida del Sud, si sbagliavano», conclude. E in effetti, gli attivisti hanno organizzato una tre giorni di incontri, manifestazioni e flashmob.
Intanto, per la tre giorni anche la Lega ha un ricco programma di appuntamenti e dibattiti. «Non ci saranno manifestazioni, non mi interessano – ha puntualizzato il leader del Carroccio – Saremo a Catania per parlare di scuola, di ponte sullo stretto di Messina, di università, di giovani, di Europa, di agricoltura con esperti, avvocati, giornalisti». Tornando poi al processo, Salvini ha aggiunto che sta «leggendo la memoria difensiva e ho messo online 50 pagine perché chiunque legga quello che ho fatto. Non mi ritengo un sequestratore di persone e non mi ritengo un pericoloso delinquente. Mi auguro – ha concluso – che il giudice abbia letto la memoria difensiva, perché come l’ho letta io mi sembra che il reato non sussista, poi non voglio sostituirmi a nessuno».
Sulla pagina Facebook ufficiale di Noi con Salvini intanto, sotto gli hashtag #iostoconSalvini e #processateancheme, è stata lanciata una nuova iniziativa per sostenere il leader della Lega. L’invito è quello di andare sul sito della Lega, compilare tutti i campi previsti nel modulo (nome, cognome, indirizzo mail, provincia e comune) e creare il cartello Processate anche me caricando una propria foto e condividerlo poi sui social. «Premi crea cartello e… sorpresa!». A giudicare dalle interazioni del post, pare che a farsi sorprendere siano stati ancora in pochi.