Economia

Presentata la terza edizione del master Terna-UniPa Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica

«Una terra dal grande potenziale sia per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture che, soprattutto, per la crescita delle competenze». È lo sguardo di Terna, gestore delle reti elettriche italiane, sulla Sicilia, dove oggi è stata presentata la terza edizione del master di II livello Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica promosso nelle università di Palermo, Cagliari e Salerno dall’azienda che ne copre interamente il costo, compresa la borsa di studio da 19mila euro per ogni partecipante. Un percorso di un anno, dedicato a 19 laureati magistrali in materie tecnico-scientifiche e informatiche, alla fine del quale è garantita l’assunzione nella sede aziendale della stessa città entro due mesi dal conseguimento del titolo. «Assunzione che, per gli allievi della prima edizione, è arrivata molto prima del termine», sottolinea compiaciuto Mariano Giuseppe Ippolito, docente UniPa e coordinatore del master. Le cui candidature sono aperte fino a 2 settembre.

A presentare offerta formativa e obiettivi del percorso, puntando sull’innovazione e la necessità di nuove figure multidisciplinari per la gestione del sistema elettrico e dei mercati del futuro, alle prese con la transizione energetica e digitale, sono stati anche Francesco Del Pizzo, direttore Strategie di sviluppo rete e dispacciamento di Terna; Enrico Napoli, prorettore vicario di UniPa; Antonio Valenza, direttore del dipartimento di Ingegneria di UniPa e, in videocollegamento, Daniele Amati, direttore del settore People Organization and Change del gruppo Terna. I quali hanno ricordato i risultati raggiunti nelle due edizioni precedenti, in termini di partecipazione e organizzazione, e l’importanza dell’investimento al Sud Italia, legato al progetto Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà Campania, Sicilia e Sardegna per un totale di circa 970 chilometri di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti, favorendo l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Redazione

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