A pochi giorni dalla scomparsa di Gino Campanella, questo Palermo Pride 2025 sarà dedicato alla sua memoria. Figura politica, pubblica e privata, «Gino ha ispirato generazioni, dando linfa vitale alle nostre lotte e rivendicazioni insegnandoci, nella pratica quotidiana, a trasformare i desideri individuali in un cammino collettivo per la libertà e l’uguaglianza. Sarà un Palermo […]
Presentato il Palermo Pride 2025: «Le vostre guerre non sono le nostre lotte»
A pochi giorni dalla scomparsa di Gino Campanella, questo Palermo Pride 2025 sarà dedicato alla sua memoria. Figura politica, pubblica e privata, «Gino ha ispirato generazioni, dando linfa vitale alle nostre lotte e rivendicazioni insegnandoci, nella pratica quotidiana, a trasformare i desideri individuali in un cammino collettivo per la libertà e l’uguaglianza. Sarà un Palermo Pride che si solleva nel ricordo vivo di Rosy Castellese, Luigi Carollo e Gino Campanella» afferma il coordinamento alle conferenza di presentazione che si è tenuta al Teatro Massimo di Palermo.
La madrina di quest’anno sarà Francamente, cantautrice queer torinese, diventata popolare nel corso di X Factor. L’artista fa parte del collettivo Canta fino a dieci, impegnato a ridurre il gender gap nella musica. Il coordinamento Palermo Pride, una realtà collettiva composta da numerose associazioni insieme a collettivi e realtà informali, lavora per mesi per organizzare un corteo partecipato, che sia anche uno spazio sicuro e accessibile per tutti. Dal 2024 il Coordinamento si è impegnato a ridurre il numero dei carri che sfilano, sia per diminuire l’impatto ambientale che per rendere la parata più gestibile. Quest’anno saranno presenti 10 carri più il trenino di Famiglie Arcobaleno, dedicato alle famiglie con bambini, un mezzo del Disability Pride, attrezzato per le persone in carrozzina.
Il corteo di sabato 21 giugno partirà alle 16 dal Foro Italico e si batterà sui temi che quest’anno sono al centro del Palermo Pride. «Le vostre guerre non sono le nostre lotte» è lo slogan che racchiude le loro rivendicazioni e la necessità di rimettere determinati temi al centro del dibattito politico. «Nell’attuale contesto internazionale – dichiara infine il coordinamento – segnato dai conflitti e dalla corsa generale al riarmo, il nostro obiettivo è contrapporre ai venti di guerra i diritti, in una prospettiva intersezionale. Siamo consapevoli che l’oppressione non agisce su piani alterni, ma ogni discriminazione si rafforza l’una con l’altra».