"non e' un nuovo partito, ma una federazione di movimenti", dice franco ingrilli', della cgil medici. Un'esperienza che alle imminenti elezioni europee si pone come l'alternativa al pd. In sicilia, oltre a sel e a rifondazione comunista, ci sono i no muos, i movimenti per l'acqua pubblica.
Presentata a Palermo “L’altra Europa con Tsipras”
“NON E’ UN NUOVO PARTITO, MA UNA FEDERAZIONE DI MOVIMENTI”, DICE FRANCO INGRILLI’, DELLA CGIL MEDICI. UN’ESPERIENZA CHE ALLE IMMINENTI ELEZIONI EUROPEE SI PONE COME L’ALTERNATIVA AL PD. IN SICILIA, OLTRE A SEL E A RIFONDAZIONE COMUNISTA, CI SONO I NO MUOS, I MOVIMENTI PER L’ACQUA PUBBLICA.
La conferenza stampa di presentazione della lista L’altra Europa con Tsipras ha comunicato che Alexis Tsipras, il candidato alla presidenza della Commissione europea per la sinistra sarà a Palermo il prossimo 29 marzo. I dettagli della sua presenza palermitana, che sarà l’unica partecipazione di Alexis Tsipras in Italia, saranno comunicati in settimana appena definito il percorso organizzativo.
Va da sé che la visita del candidato della Sinistra europea alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del prossimo 25 maggio assume un particolare significato in vista di una nuova politica per l’Unione che veda protagonista il Sud del continente nel rilancio della unità politica dell’Europa.
Alla conferenza ha partecipato Guido Viale, che è uno degli intellettuali che hanno promosso la nascita della lista L’altra Europa e ne è uno dei garanti, unitamente a Barbara Spinelli, Moni Ovadia, Andrea Camilleri e Paolo Flores d’Arcais; questi due ultimi in seguito hanno abbandonato la comitiva per dissenso politico nei confronti di Sel che è uno dei maggiori contraenti del patto per la costituzione della lista e la candidatura di Alexis Tsipras.
Viale ha sottolineato l’importanza politica che assume la scelta di raccogliere 150 mila firme per presentare la lista, in quanto il comitato promotore ha scartato l’altra soluzione offerta dalla vigente legislazione: candidare deputati uscenti nelle liste avrebbe evitato la fatica di organizzare la raccolta che, peraltro è abbastanza impegnativa per l’alto numero delle firme da acquisire, nonché le difficoltà che si incontrano nel rapporto con gli enti locali a proposito degli spazi pubblici dove allestire i gazebo.
Un caso per tutti: Aosta. Nel capoluogo della omonima Valle dove il numero delle firme è uguale a qualsiasi altra Regione, nonostante la popolazione non supera i 90 mila elettori, si debbono trovare tremila sottoscrittori che rappresentano una percentuale molto elevata. In quel capoluogo il Sindaco crea difficoltà a concedere gli spazi pubblici dove organizzare la raccolta, con la motivazione che deve lasciare anche agli altri la medesima possibilità. In Val d’Aosta l’unica lista che raccoglie le firme per la presentazione dei candidati al Parlamento europeo è quella dell’Altra Europa con Tsipras.
E’ abbastanza facile capire che il pretesto addotto dal Sindaco è puramente teorico, per non dire ostruzionistico. La raccolta delle firma, quindi, rappresenta un grande momento politico, oltre che organizzativo, perché realizzato senza sponsor, senza mezzi finanziari se non quelli raccolti tra i simpatizzanti e tramite i volontari che s’impegnano con dedizione a tale lavoro.
A seguire è stata la volta di tutti i candidati della lista della circoscrizione Sicilia-Sardegna, a partire dalla capolista, la giornalista Barbara Spinelli, la quale – via web – ha messo in evidenza una clausola dell’Europa nei confronti dell’Italia per la sua adesione all’euro. Clausola che è stata in seguito ignorata nel dibattito sulla moneta unica: la lotta alla mafia. Questa, infatti, per l’euro rappresenta un pericolo permanente. Su questa condizione è stato messo il silenziatore mentre sulle litanie del contenimento del deficit al di sotto del 3% non c’è giorno nel quale non ci si discuta.
Sempre in collegamento via Web è stata la volta di Elena Ledda, la cantante folk sarda candidata alle elezioni europee, la quale simpaticamente ha chiesto l’aiuto degli elettori siciliani perché senza il loro sostegno nessun sardo può essere eletto stante il grande divario delle masse elettorali tra quello sardo e quello siciliano. A seguire tutti gli altri candidati da Antonella Leto a Olga Onassis, da Alfio Foti a Mario Cicero ed, infine, ad Antonio Mazzeo.
A margine della conferenza stampa abbiamo fatto quattro chiacchiere con Franco Ingrillì, segretario provinciale della Cgil Medici di Palermo. “La lista ‘L’altra Europa con Tsipras’ – dice – rappresenta l’alternativa al PD. Non è un nuovo Partito, ma una rete di Movimenti che operano in tutto il territorio nazionale. Certo, ci sono anche i Partiti politici come Rifondazione comunista e Sel. Ma il progetto è quello di andare al di là dei Partiti tradizionali della sinistra”.
Un’apertura, e quindi un’opportunità, per i tanti Movimenti che operano in un’Italia irriconoscibile: un’Italia venduta alla finanza speculativa europea, al Fiscal Compact, al tradimento della nostra Costituzione. “Una rete di Movimenti, anzi, una federazione di Movimenti – spiega ancora Ingrillì – che guarda anche al lavoro, alla tutela dello Stato sociale e al ripristino dello Stato sociale là dove è già stato smantellato”.
C’è anche la difesa dell’ambiente. “Non a caso – dice sempre Ingrillì – alla ‘L’altra Europa con Tsipras’ aderiscono i No Tav e i No Muos. Per la
Coordinamento Regionale e dei Comitati No MuosSicilia è una grande scommessa. In questi due mesi che ci separano dalle elezioni europee ci proponiamo di far conoscere a tutti i siciliani i pericoli che il Muos rappresenta non solo per gli abitanti di Niscemi, ma per gran parte della popolazione”.
Non sarà facile fare informazione sul Muos in una terra dove, proprio su questo argomento, predomina la disinformazione. Non tutti sanno che gli effetti negativi delle onde elettromagnetiche si sviluppano da 40 a 70 chilometri di stanza dal Muos: dunque a rischio è una fascia molto ambia della popolazione siciliana che di questo sa poco o nulla.
Alla ‘L’altra Europa con Tsipras’ aderiscono anche i Movimenti per l’acqua pubblica della Sicilia. Che, fino ad oggi, hanno dovuto ammettere di essere stati presi in giro dalla politica siciliana che, a parole, dice di essere per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, ma che, nei fatti, dopo un anno e quattro mesi di legislatura all’Ars ha lasciato tutto immutato. Anche perché alcuni politici sono soci occulti delle società privare che gestiscono il servizio idrico.
Alla questa lista aderisce anche l‘Arci. Tra i candidati c’è anche Alfio Foti, da sempre vicinissimo a Rita Borsellino e protagonista del Movimento Un’Altra storia.