Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture del governo Renzi ha presenziato stamattina alla cerimonia insieme al sindaco Enzo Bianco. «Non è vero che il Meridione è destinato al declino», spiega alla platea. Aggiungendo la sua ricetta per il rilancio del Sud
Porto, Delrio inaugura la darsena «Bisogna attrarre turisti e crociere»
Oltre un chilometro di banchine, 120mila metri quadrati di piazzali, cinque nuovi ormeggi. Sono soltanto alcuni dei dati che descrivono la nuova darsena del porto di Catania, inaugurata oggi dal sindaco Enzo Bianco e dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio. La visita del ministro del governo Renzi ha avuto inizio la mattina con il sopralluogo al cantiere dei lavori per la realizzazione del tratto di metropolitana che collegherà Nesima a Monte Po. E se la metro rappresenta la principale scommessa dell’amministrazione Bianco in tema di viabilità interna, è al mare che, secondo Delrio, bisogna guardare per quanto riguarda i collegamenti con l’esterno.
«Per il governo nazionale è semplice lavorare quando si trova la collaborazione delle autorità e delle istituzioni locali – dice Delrio, parlando all’interno del salone ristorante di una nave -. Non è vero che il Meridione è destinato al declino. I dati che arrivano dai porti come quello di Catania, ma anche di Napoli e Palermo, ci dicono che la narrazione del Sud può essere diversa, diventare la narrazione di storie di successo». Per il ministro il futuro deve passare da vie alternative alla strada: «Bisogna togliere i camion dalla strada, non dobbiamo più costruire strade – ha continuato Delrio -. Dobbiamo fare in modo che siano sicure, ma già le infrastrutture che avremo nei prossimi anni faranno fare passi in avanti alla Sicilia, come l’Agrigento-Caltanissetta, il rifacimento dell’A19, e gli 800 milioni che saranno disposti per la manutenzione straordinaria da parte dell’Anas».
Delrio aggiunge che l’obiettivo del governo è quello di rimediare a decenni di incuria, una missione che non è di certo facile e che non può essere completata in poco tempo ma che va fatta. «Ce la possiamo fare perché ormai siamo tutti che questa non è una scelta da rimandare, è adesso che abbiamo bisogno completare la rete stradale, ma soprattutto puntare sui porti e sul ferro. Dobbiamo dimostrare che Catania è all’altezza delle grandi città del Nord». Il responsabile alle Infrastrutture ha poi invitato alla collaborazione tra i singoli porti «perché la concorrenza non dobbiamo farcela tra noi», spiegando come nel caso di Catania il flusso delle navi non deve puntare soltanto al traffico merci ma anche e soprattutto al turismo: «La vocazione di Catania è chiara, avete le idee chiare, non dovete riempire il porto di container, ha bisogno di attrarre turisti e crociere» ha concluso Delrio.