Il sindaco ribadisce che «siamo in presenza di una palese violazione del diritto internazionale e del diritto umano di ogni persona di essere salvata quando è in pericolo. È veramente singolare stabilire chi possa essere salvato e chi non possa essere salvato in base a un’impostazione certamente inaccettabile».
Porti chiusi nel giorno delle urne aperte in Italia «Criminali nazisti»: Orlando contro il governo
«Io credo che qui siamo tutti contro il razzismo, ma io rivendico il diritto di Palermo di essere una città razzista, perché esiste una sola razza, la razza umana. E chi non capisce questo è un criminale nazista». Leoluca Orlando, dal palco di presentazione del Mediterraneo antirazzista a Palermo, non ci gira attorno e usa toni durissimi, nei confronti della decisione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di chiudere i porti italiani, lasciando le 629 persone a bordo della nave umanitaria Aquarius in balìa del Mediterraneo.
«Palermo – ha proseguito dal palco il primo cittadino del capoluogo – è una città che proprio perché crede che esista un’unica razza umana, non se la prende con Salvini, ma se la prende con l’intero governo. È troppo comodo prendersela con un ministro, perché è chiaro che questo ministro, modifica la cultura di un popolo fa tornare indietro questo nostro Paese che aveva acquisito come principio unico condiviso, il principio dell’accoglienza».
«Ed è questa la ragione per cui ho dichiarato pubblicamente che il porto di Palermo è pronto ad accogliere tutte le navi che salvano vite umane e questa non è una posizione umanitaria, è una posizione che rispetta la legalità dei diritti».
Orlando ribadisce che «siamo in presenza di una palese violazione del diritto internazionale e del diritto umano di ogni persona di essere salvata quando è in pericolo. È veramente singolare stabilire chi possa essere salvato e chi non possa essere salvato in base a un’impostazione certamente inaccettabile».
Il sindaco di Palermo si rivolge poi a Giuseppe Conte: «invito il presidente del Consiglio dei Ministri a chiedere un parere al suo ufficio legislativo e legale e al Consiglio di Stato. Perché poi partiranno le nostre denunce penali alla Corte di Giustizia de L’Aia. Perché è talmente evidente quello che sta accadendo, che non potrà che essere ritirato questo provvedimento. Ma intanto si è prodotto il guasto in termini culturali, si è introdotto un elemento di paura nei confronti dei migranti. Io voglio dire ai migranti che più che la paura verso di loro c’è la nostra vergogna di avere un governo come questo».
«Nei prossimi giorni – ha sottolineato ancora il primo inquilino di villa Niscemi – decideremo cosa fare in termini di mobilitazione per far sì che questo passo indietro culturale non sia irreversibile. Soprattutto per la nostra città, che Capitale della cultura lo è anche per questo, non solamente per il patrimonio artistico. Quello purtroppo c’è anche in regimi totalitari e nazisti. Noi vogliamo rivendicare il nostro essere Capitale della cultura dei diritti e non soltanto della cultura artistica».
Orlando chiude poi con una battuta ironica: «guardate dopo la violenta aggressione della mafia come i palermitani sono diventati migliori, guardate dopo Hitler come i tedeschi sono diventati migliori. Pensate come diventeranno migliori gli americani dopo Trump. Ecco, io credo che anche noi diventeremo migliori dopo Salvini».