Incrementare e migliorare i servizi portuali, realizzare infrastrutture nuove e all’avanguardia, riorganizzare complessivamente le aree, abbellire e ammodernare gli approdi, riscoprendo il rapporto con la città e adeguarli a standard europei e internazionali grazie ad nuova visione e gestione dei porti di Catania e Augusta: sono gli obiettivi dell’operato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, che ha messo in campo ingenti somme e una serie di azioni sinergiche, a cominciare dall’addio ai container etnei che saranno trasferiti nel molo augustano, pronto per rilanciare il suo ruolo di terminal Cor nell’ambito del corridoio scandinavo-mediterraneo e dalla gara pubblicata oggi su attività generali rivolte all’utenza. Si tratta di un bando, del valore complessivo di oltre 317 milioni di euro, per project financing, lo strumento scelto per dare un nuovo volto agli scali e garantire qualità, competitività, know-how uniti a specifiche responsabilità in capo alla cordata di imprese che risulteranno aggiudicatarie.
«Cambiamo pagina e proiettiamo le strutture portuali nel futuro – spiega il presidente dell’AdSP Francesco Di Sarcina – con strategie ambiziose e moderne, che superano le vecchie logiche, e mirano ad una programmazione seria, green e innovativa in grado da un lato, di scommettere sull’affidabilità degli interlocutori nell’attuazione degli obblighi contrattuali, attraverso una serie di richieste importanti e parametri rigidi illustrati in gara, dall’altro di prevedere progettualità e realizzazioni di opere necessarie, più volte promesse ma finora mai realizzate, per il rilancio della portualità dell’area siculo-orientale. Solo per l’assetto infrastrutturale abbiamo stanziato 245 milioni di euro per Augusta e 150 per Catania con lavori sono in fase di avvio o già in corso di realizzazione. Un sentito grazie al comitato di gestione per il considerevole lavoro portato avanti».
La nuova gara prevede la concessione per 25 anni al fine di assicurare stabilità e continuità, con un ammortamento calcolato in base al Piano Economico Finanziario che i soggetti partecipanti dovranno allegare, a fronte di svariati servizi, del progetto e costruzione della nuova Stazione Marittima del porto di Catania e della gestione del terminal crocieristico. Quest’opera è parte integrante della proposta progettuale e sarà realizzata con un virtuoso partenariato pubblico-privato e una spesa ripartita, che prevede un significativo intervento di riqualificazione urbanistica e ambientale dello stesso Sporgente centrale, ossia il centro nevralgico del complesso portuale etneo, dunque sistemazione della viabilità, riqualificazione delle aree esterne e implementazione dell’offerta per l’utenza.
«È ora che il porto di Catania si apra ancora di più alla città e siamo pronti ad apprezzarlo nelle sue nuove vesti e viverlo appieno, come già avviene nelle grandi città di mare europee – evidenzia il sindaco etneo Enrico Trantino – lo spostamento dei container e le altre progettualità dell’Authority, condivise con la nostra amministrazione, sono tappe essenziali di un percorso lungo e complesso, i cui primi risultati si vedranno già nel 2024».
Nei giorni scorsi infatti è stato deliberato in comitato di gestione il piano di riorganizzazione delle aree: finalmente i contenitori da Catania saranno trasferiti ad Augusta, porto Core della Sicilia orientale, grazie anche alla realizzazione del binario ferroviario (progetto già approvato) e al terminal GNL (gas naturale liquefatto), che sarà affidato a privati nei prossimi anni. Sono state deliberate le dovute concessioni alla ditta EST (Europea Servizi Terminalistici) che gestisce i container e li trasferirà, già nei prossimi mesi, nell’approdo di Augusta in uno spazio di circa 86mila mq per 25 anni, lasciato volontariamente dalla I.T.S.A. (International Terminal Service of Augusta), spostata in un’area più piccola e proporzionata alle capacità terminalistiche storicamente espresse, sempre con concessione venticinquennale. Nella zona liberata nascerà il terminal contenitori, un project cargo (chiaramente rivolto agli impianti eolici) e general cargo con un importante piano di investimenti e occupazionale, che darà grande prospettiva oltreché lustro ad Augusta. Concessioni anche per le imprese Fac e Poseidon, che imbarcano lo zolfo prodotto dalla lavorazione dei petroli nelle raffinerie della rada.
«Nel 2024 si entrerà a regime – aggiunge il segretario generale dell’AdSP Attilio Montalto – grazie alle procedure in atto parallele e all’impegno dell’ente profuso con inusuale intensità e delicatezza. Conferiremo ordine e forma ai nostri porti dando priorità ad ecosostenibilità, verde pubblico, pulizia, igiene, sicurezza, tecnologie digitali per evitare incidenti e controllo delle condizioni meteo, una più corretta gestione dei rifiuti e del riciclaggio, mobilità elettrica e una costante gestione di aree comuni e parcheggi, ma anche assistenza per accelerare il rilascio di pratiche e documenti». La gara consente inoltre di far completare in parte contratti e i vincoli al momento in corso con le imprese, fermo restando che la maggior parte dei lavori oggetto della procedura non sono svolti da nessuno. «Si tratta di una svolta epocale per lo sviluppo del porto della nostra città – il commento del primo cittadino di Augusta Giuseppe di Mare – soddisfatto degli obiettivi raggiunti dall’ultimo comitato di gestione, grazie anche all’impegno profuso dalla mia giunta, che ringrazio. Questi cambiamenti saranno forieri di crescita economica e occupazionale».
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