Ponte sullo Stretto? L’illusione è finita

Ponte sulle Stretto? Ragazzi, l’illusione è finita. Comune e Provincia di Messina la smettano di andare dietro a questa chimera e si occupino di cose più serie. E, magari, più realistiche. Parola di Matteo Francilia, segretario provinciale dell’Udc messinese. Parole pesanti, quelle di Francilia. Non tanto e non soltanto perché a pronunciarle è il segretario di un partito che nella città dello Stretto conta. Ma anche perché Francilia è vicino al leader dell’Udc siciliana, Giampiero D’Alia. Che è vicinisismo al leader nazionale, Pierferdinando Casini. Che è, a propria volta, uno dei principali sponsor del governo Monti: quel governo Monti che ha detto a chiare lettere che il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria non si farà.
“In pieno accordo con i capogruppo Udc alla Provincia Regionale di Messina, Rosario Sidoti, ed al Comune, Bruno Cilento, e con grande senso di responsabilità, chiediamo a questi enti di chiudere le due commissioni Ponte, per il venir meno della ragione per la quale sono state istituite”, dice Francilia. E aggiunge: “Pertanto reputo opportuno che i presidenti del Consiglio comunale e provinciale affrontino l’argomento in conferenza dei capigruppo, al fine di procedere alla soppressione delle tue inutili commissioni. Se ciò non avvenisse in tempi ragionevoli, inviterò i componenti dell’Udc, all’interno di esse, a non partecipare più alle riunioni previste”.
“Chiedo con forza agli organi competenti – precisa ancora il segretario dell’Udc di Messina – che i soldi liberati da questo faraonico progetto vengano impiegati per colmare il gap infrastrutturale del nostro territorio. La vera priorità per la Regione siciliana, e soprattutto per la Provincia di Messina, è creare reti efficienti: strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti e reti in fibra ottica. Tutte opere che possono rappresentare un volano essenziale per far crescere le imprese del settore industriale e dei servizi e ridurre in modo netto costi di produzione, migliorando nel complesso la nostra capacità competitiva. È questo il presupposto fondamentale per parlare con serietà di rilancio dello sviluppo economico del nostro comprensorio”.
“La posizione dell’Udc – ricorda ancora Francilia – è in linea con quanto stabilito dal governo Monti. Grazie a Monti, infatti, è emersa finalmente, e pubblicamente, la verità a proposito dell’infinita vicenda Ponte. Il Governo, infatti, pronunciando parole molto chiare sull’inopportunità di impiegare ingentissime somme per tale realizzazione, ha messo la parola fine ad una vicenda che ha generato per il Paese solo chiacchiere, spese e nessun vantaggio se non a discrezione di pochi. E’ chiaro che il Cipe non destinerà alcuna somma per quest’opera ormai non più prioritaria”.
Poi un bel pugno di sale sulle ‘ferite’ che la vicenda Ponte di Messina ha aperto al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, da sempre sponsor del Ponte. “Ecco perché – dice sempre il segretario provinciale dell’Unione di Centro – è necessario che il presidente della Regione, Lombardo, intervenga presso il Cipe affinché non venga approvato il progetto definitivo per evitare che lo Stato, e quindi i cittadini, debbano pagare penali scandalose al general contractor. Buzzanca e Ricevuto (sindaco e presidente della Provincia di Messina ndr), infine, anziché restare silenti, avrebbero dovuto assumere una posizione chiara quando il governo Berlusconi ha fatto sì che venisse modificato il cosiddetto corridoio Berlino-Palermo, il quale non solo è stato dirottato sulla Puglia ma, escludendo il Ponte sullo Stretto, è stato barattato per la tratta ferroviaria Catania-Palermo”.
Dopo il sale un po’ d’ironia, sempre su Lombardo: “Ovviamente – conclude il segretario dell’Udc messinese – di tutto questo, il governatore Lombardo non si è accorto di nulla. Non sono più rinviabili, infine, la messa in sicurezza del territorio, a fronte di una situazione drammatica causata dal precario assetto idrogeologico, e il miglioramento della rete infrastrutturale: vanno quindi finanziate le tante opere necessarie a risolvere altrettante criticità. E’ questo un appello forte alla deputazione regionale e nazionale, perché  finalmente si torni a parlare di cose concrete ed utili per il nostro territorio. L’illusione è finita”.

 


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