La società Stretto di Messina ha annunciato di avere consegnato oggi la documentazione integrativa richiesta dalla commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dal ministero della Cultura e le risposte alle osservazioni presentate dal pubblico e dalle associazioni. Si conclude, in linea con il cronoprogramma, la fase di predisposizione delle integrazioni avviata lo scorso aprile.
A fronte delle 239 richieste del Mase e 11 del Mic, sono stati aggiornati oltre 800 elaborati progettuali su diecimila, anticipando molti studi che sarebbero stati svolti in sede di stesura del progetto esecutivo. La documentazione inviata, che sarà pubblicata sul sito del Mase, comprende studi e approfondimenti di settore che, sulla base di dati aggiornati e di nuove modellazioni, hanno fornito le informazioni per le integrazioni.
La complessità e varietà dei temi trattati ha richiesto da parte del contraente generale, Eurolink, il coinvolgimento di un gruppo di progettazione multidisciplinare costituito da società, professionisti e professori universitari di primaria rilevanza, in ambito nazionale e internazionale. L’attività è stata effettuata con il continuo confronto tra Eurolink e la Stretto di Messina con la partecipazione dell’Expert Panel, per la componente ambientale, il Project Management Consultant – Parsons Transportation Group, il Monitore ambientale – Edison Next Environment.
«Nei tempi stabiliti abbiamo completato le integrazioni e gli approfondimenti richiesti dal Mase e dal Mic, ai quali la società ha dedicato la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa – commenta l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – Alcuni focus, in particolare, prevedevano indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici, batimetrici e subacquei, che hanno richiesto tempi tecnici incomprimibili per fornire puntuali ed esaurienti risposte. La Società ha investito e investirà molto per l’ambiente e la sostenibilità dell’opera nella piena consapevolezza della complessità degli ecosistemi dei territori coinvolti. Sono state adottate molte precauzioni e metodologie realizzative che fanno del progetto del Ponte un’opera all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Il Piano di Monitoraggio Ambientale ante operam, in corso d’opera e post operam, rappresenta inoltre un fondamentale strumento di controllo che permetterà un monitoraggio costante delle attività, consentendo alla Stretto di Messina di verificare in tempo reale l’efficacia delle misure mitigative progettate e messe in atto».
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