Il comitato che nel Siracusano è nato per opporsi all'arrivo del rifiuto prodotto dall'acciaieria di Taranto, mercoledì scorso, ha bloccato uno dei mezzi su cui viaggia la sostanza, che da mesi approda a Catania. «È un modo legale di trasportarlo?», chiedono al ministro Galletti. Lunedì ad Augusta si terrà un'assemblea pubblica
Polverino Ilva, rischi nel trasporto via camion Attivisti: «Era coperto soltanto con dei teloni»
«Il polverino dell’Ilva si sarà in parte disperso tra Catania e Melilli». A parlare sono gli attivisti che si battono contro l’arrivo in Sicilia della sostanza prodotta nell’acciaieria di Taranto. Mercoledì notte, alcuni esponenti del comitato No polverino Ilva hanno inscenato una protesta, bloccando per alcuni minuti i camion che dal porto di Catania stavano partendo verso la discarica Cisma di Melilli. A bordo dei mezzi – tre della ditta Setras – il rifiuto industriale.
«Nonostante il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti tenti di minimizzare parlando di “situazione transitoria”, la realtà è che questo traffico di rifiuti industriali è divenuto regolare. – si legge in una nota -. Ormai con cadenza settimanale, diversi autotreni carichi di polverino s’imbarcano a Taranto per fare scalo notturno a Catania e raggiungere via terra la discarica Cisma di Melilli».
Secondo gli attivisti, negli ultimi sei mesi, sarebbero arrivate nel capoluogo etneo oltre 30mila tonnellate. Alle quali ne vanno aggiunte novemila, sbarcate nel porto di Augusta nella primavera 2015. Con modalità che non sarebbero affatto sicure. «Il carico di veleni era coperto malamente solo da un telone, mentre sulle sponde delle fiancate e del retro c’erano cumuli di polverino nero, che fuoriusciva dal cassone – continua il comitato -. Per non parlare del materiale che si sarà depositato sulla nave e, prima ancora, nelle strade pugliesi interessate dal passaggio dei camion». Un campione della sostanza è stato prelevato e inviato a un laboratorio di analisi. A dichiararlo è stato don Palmiro Prisutto, il prete di Augusta, che ha partecipato alla protesta.
Il gruppo, poi, si rivolge direttamente a Galletti chiedendo se «rientra nella legalità trasportare un rifiuto classificato come speciale in un modo così potenzialmente nocivo», chiedendo poi una presa di posizione da parte dell’autorità portuale e del Comune di Catania. Al centro delle critiche, inoltre, l’arbitrarietà con cui è stato deciso il trasferimento del polverino «senza informare la Regione e le comunità locali».
L’invito rivolto alla cittadinanza è di partecipare all’assemblea pubblica che si terrà lunedì ad Augusta, con inizio alle 18.30 in piazza Duomo. «Per confrontarci e programmare insieme le prossime iniziative finalizzate ad arrestare questo dannoso e insensato traffico di rifiuti», conclude il comitato.