Non si conoscono ancora le cause del decesso dell'agente di 30 anni scomparso ieri al Policlinico. Secondo i medici non si è trattato di una infiammazione delle meningi, una delle prime ipotesi ventilate. Ad accertarlo gli esami eseguiti oggi dal professore Emiliano Maresi all'istituto di medicina legale del Policlinico
Poliziotto morto, esclusa ipotesi meningite Domani mattina i funerali a San Domenico
Non sono ancora chiare le cause del decesso del poliziotto di 30 anni, Alberto Conforti, morto ieri al Policlinico. I medici hanno escluso oggi che si fosse trattatato di meningite, una delle prime ipotesi ventilate ieri. Ad accertarlo l’autopsia eseguita oggi dal professore Emiliano Maresi all’istituto di medicina legale del Policlinico. L’esame era stata richiesto dallo stesso staff medico che aveva curato il poliziotto che aveva iniziato una profilassi antibiotica. Conforti, infatti, era giunto al pronto soccorso con una febbre molto alta.
«Escludiamo che sia questa la causa – spiega il professore Paolo Procaccianti, direttore dell’istituto di medicina legale del Policlinico – Eseguiremo altre analisi e altri esami per cercare di risalire alla causa del decesso. Ogni ipotesi in questa fase è prematura». I funerali di Alberto si svolgeranno domani mattina. Alle 10 partirà un corteo dal commissariato Oreto-Stazione di via Roma che accompagnerà il feretro fino alla chiesa di San Domenico.