Politiche, chi sono gli eletti in provincia di Catania Uninominali: cinque donne per il Movimento 5 stelle

Laura Paxia, Giulia Grillo, Simona Suriano, Eugenio Saitta, Tiziana Drago, Nunzia Catalfo. L’en plein pentastellato in provincia di Catania ha un volto al femminile. Le certezze su chi ha già il Parlamento in tasca arrivano innanzitutto dai collegi uninominali, dove sia al Senato che alla Camera il Movimento 5 stelle al momento non scende mai sotto il 45 per cento in tutte le ripartizioni elettorali che ricadono sul territorio catanese. 

A Catania città il dato definitivo arriva passate le 10 del mattino: dopo lo scrutinio delle 336 sezioni vince il collegio l’imprenditrice Laura Paxia, attestandosi al 47,58 per cento. Deve accontentarsi della seconda piazza Manlio Messina, al 32 per cento circa. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia è anche in posizione eleggibile nei listini al plurinominale del partito di Giorgia Meloni e può, dunque, ancora sperare in un seggio grazie al riparto proporzionale. Dietro di lui l’ex sottosegretario del governo Letta Giuseppe Berretta, che con il suo 13 per cento migliora di poco il trend del centrosinistra fermo negli altri collegi fra l’11 e il 12 per cento. Paxia è la fondatrice della società ICC Digital Media, una delle prime digital agency italiane e appartiene alla schiera dei candidati «esterni» al Movimento 5 stelle, scelti da Luigi Di Maio «fra la società civile» per rafforzare la squadra dei collegi uninominali. 

Giulia Grillo, deputata giunta adesso al secondo mandato, si prende con oltre il 46 per cento il collegio di Acireale. Spezzando una carriera politica che si snodava, in Parlamento, ininterrottamente dal 2001: quella del deputato di Forza Italia Basilio Catanoso, staccato di quasi dieci punti (35 per cento). Nicola D’Agostino chiude con l’11 per cento un’avventura, quella per le Politiche, nata sotto una cattiva stella. La deputata, medico legale, era già grillina quando ancora nemmeno il Movimento 5 stelle esisteva nella sua forma attuale. Grillo compare tra le fondatrici del meet up I Grilli dell’Etna ed è stata candidata alle Regionali del 2008 con gli Amici di Beppe Grillo, impegnata in prima linea agli albori dei V-day.

Partiti da outsider, Simona Suriano e l’unico uomo eletto agli uninominali fra i 5 stelle, Eugenio Saitta, compiono una vera e propria impresa contro nomi pesantissimi della politica etnea. La neoeletta deputata, già collaboratrice del gruppo M5s all’Ars, stacca di oltre 20 punti nel collegio di Misterbianco l’ex assessore del governo Crocetta ed ex senatore Mpa Giovanni Pistorio, recuperato dal centrodestra in quota Noi con l’Italia – Udc. Solo terzo, fermo intorno all’11 per cento, il re delle preferenze alle ultime Regionali Luca Sammartino, candidato per il Pd in quello che era il feudo elettorale dell’ex senatore Mimmo Sudano

Saitta diventa invece deputato vincendo il collegio di Paternò e del Calatino. Solamente otto mesi fa, alle Amministrative del suo paese, Scordia, si fermava a 69 voti da candidato consigliere: oggi il trentenne praticante avvocato si mette dietro, con oltre il 51 per cento dei voti, l’ultimo erede designato dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, il nipote Giuseppe Geremia. Per il candidato del centrodestra, attestatosi al 32 per cento, arriva la seconda delusione politica nel giro di quattro mesi: prima Forza Italia aveva rifiutato la sua candidatura alle ultime Regionali, adesso le Politiche non gli concedono il riscatto. 

Al Senato, nel collegio centrato su Catania città, arriva un’altra riconferma: Nunzia Catalfo era già stata eletta senatrice nel 2013 e, a palazzo Madama, ci ritornerà dopo aver battuto con il 49 per cento l’ex sindaco di Catania, schierato dal centrodestraRaffaele Stancanelli. Staccatissimaal 13 per cento,Valeria Sudano, ex deputata regionale e alleata di Sammartino da fondatrice del movimento Articolo 4, oggi confluito nel Pd. Da debuttante, infine, la neoeletta senatrice del collegio di Acireale, Tiziana Drago, con il suo 47 per cento segna una sconfitta per il veterano democristiano Angelo Attaguile. Il deputato uscente, oggi luogotenente della Lega in Sicilia, si ferma al 34 per cento ma può comunque bissare la sua elezione a parlamentare grazie al secondo posto nel listino plurinominale del collegio Sicilia orientale del partito di Matteo Salvini. Nel curriculum di Drago compare la militanza da esponente dell’associazione nazionale Famiglie numerose.


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