Il classe 2002 mercoledì ha realizzato il suo primo gol in prima squadra contro il Real Aci e fa parte della Rappresentativa under 17 della Lega Nazionale Dilettanti. In squadra c’è chi potrebbe venirgli padre: «È vero, ma tutti mi trattano come uno di loro»
Placido Marcellino tra i migliori giovani della Lega dilettanti A 16 anni in prima squadra a Biancavilla. «Sogno il Mondiale»
Nel corso del turno infrasettimanale di mercoledì scorso, contro il Real Aci, ha trovato il primo gol in carriera in una prima squadra, dopo tanto settore giovanile. Stiamo parlando di Placido Marcellino, centrocampista classe 2002 in forza al Biancavilla che con la sua rete in avvio di match ha sbloccato la gara contro gli acesi, poi terminata 2-0. «C’è stata tantissima emozione – spiega il ragazzo a MeridioNews – Per di più ho sbloccato la partita e venivamo da una sconfitta». I gialloblu, secondi in classifica nel girone B di Eccellenza, sono nel novero delle squadre favorite per ottenere la promozione in serie D anche se si trovano a inseguire la capolista Marina di Ragusa: «Sapevo già all’inizio dell’anno che mi sarei trovato in un gruppo forte e quindi, essendo il più piccolo, ho dovuto faticare più degli altri per ambientarmi e ritagliarmi il mio spazio. In una prima squadra è tutto diverso rispetto alle giovanili. Piano piano però mi sono guadagnato la fiducia del mister e dei compagni».
A inizio campionato, Placido Marcellino non era ancora un sedicenne: lo è diventato lo scorso 25 settembre, a stagione già iniziata, ma era già nell’orbita della prima squadra gialloblu: «Ho sempre cercato di dare il massimo in ogni allenamento, quando sei ragazzo è normale partire dalle retrovie ma ho sempre voluto dimostrare il mio valore». Il gruppo lo ha aiutato tanto a inserirsi, anche con i preziosi consigli degli elementi più esperti: «A inizio stagione avevamo un altro mister (Nicola Basile, ndr) che mi ha fatto integrare. Poi ne è arrivato un altro che ha stravolto totalmente il mio modo di pensare il calcio». E proprio la figura di mister Francesco Di Gaetano, che nei mesi scorsi ha sostituito Basile, è stata fondamentale per il ragazzo: «Ha cambiato la mia mentalità – spiega Marcellino –, nel calcio dei grandi contano la vittoria e i tre punti, ha fatto in modo che io entrassi in campo con un determinato atteggiamento, tralasciando quelli da ragazzino».
Marcellino è il più giovane della compagine gialloblu e sicuramente uno dei più giovani dell’intero campionato. Tra gli etnei c’è anche chi, per età, potrebbe essere suo padre: «Il capitano sì – ci scherza su il sedicenne –. In ogni caso tutti mi trattano come uno di loro, ovviamente io ho sempre grande rispetto per chi è più grande di me, ma devo dire che mi trovo abbastanza bene». Grazie alle sue prestazioni con la maglia del Biancavilla, è arrivata anche la convocazione nella Rappresentativa Under 17 della Lega Nazionale Dilettanti. «Si tratta di una soddisfazione che mi ripaga di tutti i sacrifici che ho fatto e che ha fatto anche la mia famiglia. Continueremo comunque a farli volentieri. In Eccellenza la mia visibilità è cambiata rispetto a quando ero nelle giovanili». Marcellino ormai ci ha fatto il callo, per così dire: per il giovane si tratta infatti della terza convocazione in ambito nazionale: «Ho già partecipato a due raduni, questo sarà il terzo in vista del torneo che faremo all’Arco di Trento, il ‘Beppe Viola’».
Al raduno partecipano solo i migliori elementi, in ambito dilettantistico, da tutta Italia e dunque non è facile farsi notare: «La cosa bella è quella di confrontarsi con dei pari età di alto livello. Si impara tanto, ci sono tante regole e quindi bisogna anche saper moderare il proprio carattere per il bene della squadra». La giovane età consente al ragazzo di poter puntare in alto. E la Rappresentativa Nazionale under 17 della LND potrebbe essere un buon segno in vista di un futuro radioso: «Il mio sogno è quello di arrivare ai massimi livelli del calcio e quindi fare il Mondiale e vincerlo. Sono ancora un ragazzo e so di avere ampi margini di miglioramento. In ogni caso – conclude Marcellino – metterò tutto me stesso per arrivare più in alto possibile».