Un appartamento utilizzato come deposito e laboratorio in cui mischiare la sostanza stupefacente ai prodotti chimici tra cui anche l'acido cloridrico. Per i due arrestati anche l'aggravante di aver venduto la droga anche a minorenni. Guarda le foto
Picanello: marijuana trattata con la candeggina Metodo per dare un tono alla droga, due arresti
Droga e candeggina. È questa l’accoppiata di sostanze sequestrate ieri dal personale del commissariato Borgo-Ognina che ha arrestato per spaccio di stupefacenti Giuseppe Piacente (classe 1999) e Giuseppe Angelo Belluso (classe 1996), entrambi con precedenti per reati di droga.
Bottiglie di candeggina e 17 stecche di marijuana. Questo hanno trovato i poliziotti dentro un edificio nel quartiere Picanello utilizzato dai due arrestati come deposito e laboratorio per il confezionamento della droga che veniva trattata con la sostanza chimica. A dire dei due giovani, il trattamento sarebbe servito a dare un altro «tono» alla droga.
La sostanza stupefacente sequestrata, adesso, sarà sottoposta ad analisi tossicologiche che permetteranno di capire quanto ha influito l’uso della candeggina e di altri prodotti chimici (come l’acido cloridrico), i cui resti sono stati trovati dai poliziotti dentro alcune vasche all’interno dell’appartamento che era affittato dai due senza un regolare contratto.
Gli arrestati sono stati portati al carcere di Catania di piazza Lanza. A entrambi, oltre al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è stata contestata anche l’aggravante per aver venduto la droga anche a minorenni. Gli assuntori sono stati segnalati alla prefettura, al fine del recupero terapeutico. Uno dei ragazzi, studente presso una scuola superiore, ha dichiarato di fare uso di droga davanti al proprio genitore che ne era già a conoscenza.