Cicche di sigarette, cocci di vetro, resti di cibo e non solo. A cui la sera si aggiungono una distesa di preservativi e fazzolettini di carta. A fare da sfondo agli incontri tra lucciole e clienti, a partire già dalle ore 20.30, aiuole secche e marciapiedi colabrodo. «Questa piazza era un gioiello, la zona in della città, e ora fa paura anche solo passarci» denunciano i residenti. Che chiedono all'amministrazione comunale soluzioni immediate. Anche per la viabilità. Guarda il video
Piazza Galatea, degrado e sporcizia «Stiamo tra prostitute ed escrementi»
Degrado e sporcizia di giorno, abbandono e prostitute di notte. Non ci troviamo in un anonimo quartiere di periferia, ma nel salotto buono di Catania, in piazza Galatea. Una delle zone più eleganti della città che oggi, denunciano i residenti, è ridotta ad una pattumiera a cielo aperto. «È uno schifo! Qui non viene mai nessuno a pulire», dichiara Giuseppe Scaccianoce, proprietario del bar all’altezza del civico 3, sul lato sud della piazza. «La pulizia delle strade parte da via Umberto e qui dobbiamo provvedere da soli – racconta il commerciante – Ho pagato il suolo pubblico per mettere i tavolini fuori e organizzare dei caffè concerto. Ma come posso accogliere i miei clienti all’aperto con tutta questa sporcizia e questa puzza disgustosa?». Una situazione insostenibile per chi nell’area di piazza Galatea abita o lavora, aggravata dalla presenza di prostitute che occupano i marciapiedi dell’intera zona già a partire dalle prime ore della sera. Indignato, l’uomo dichiara: «Dopo le 20 la zona diventa off limits».
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«Dalle 20 e 30 le prostitute ce le ritrovavamo davanti alla porta e la piazza diventa impraticabile» racconta un uomo che lavora nella rivenditoria di tabacchi sul lato nord della piazza. «E’ una vergogna!», gli fa eco la proprietaria di un bar nelle vicinanze. Spesso, racconta la donna, gli abitanti sono costretti a chiamare le forze dell’ordine, ma ogni intervento risulta vano: «La polizia le fa sgomberare, ma dopo mezz’ora ritornano e siamo punto e a capo».
La situazione più drammatica sembra però essere quella del viale Africa: dal tratto adiacente la piazza fino al piazzale Asia i bordi delle strade sono un tappeto di rifiuti. Le aiuole, declassate ad enormi latrine, sono piene di escrementi – non solo di animali -, spazzatura di ogni genere e sterpaglie secche. I marciapiedi costellati di buche e con le mattonelle staccate. Tutto accompagnato da un persistente cattivo odore, amplificato dalle alte temperature. E dietro ai cespugli e nelle stradine laterali che sboccano sulla piazza, cicche di sigarette, cocci di vetro, resti di cibo ed escrementi si mischiano a una distesa di preservativi e fazzolettini di carta.
Come se non bastassero lucciole e sporcizia, a creare disagi a chi la sera vorrebbe concedersi una passeggiata estiva nell’ex salotto buono della città ci pensa l’illuminazione carente. Una situazione che sembra particolarmente apprezzata da beoni e malintenzionati. «La sera qui è pieno di ragazzacci – racconta una passante – Gli scippi sono all’ordine del giorno. La gente per bene, quando fa buio, è meglio che da queste parti non ci metta piede». Il quadro del degrado prosegue con i lavori per la viabilità, mai completati. Da mesi transenne e birilli delimitano le carreggiate, mentre la grande rotatoria sembra abbandonata all’inciviltà dei padroni dei cani. «Ho organizzato una raccolta di firme tra i residenti per realizzare la nuova rotonda» racconta il gestore del distributore di benzina, che sicuro afferma: «Lamentarsi non serve a nulla, bisogna agire».
I cittadini chiedono soluzioni, su cui però hanno ormai perso le speranze. Eppure basterebbero pochi interventi di manutenzione ordinaria per ridare a piazza Galatea e al viale Africa la dignità che meritano. «Siamo abbandonati – dice dispiaciuta la proprietaria del bar – ed è un peccato che l’amministrazione abbia lasciato ridurre un gioiello, la zona in della città, in queste condizioni. Che figura ci facciamo?».