Dopo le denunce online, un centinaio di universitari si sono riuniti per trovare delle soluzioni alla presenza invasiva dei parcheggiatori nell'area. Alcuni hanno portato le richieste raccolte ai rappresentanti di polizia e Comune. Promessi più controlli; allo studio l'ipotesi di posizionare paletti per impedire la sosta sui marciapiedi
Piazza Dante, ancora protesta contro posteggiatori Gli studenti incontrano il questore e il vicesindaco
Una riunione alla quale hanno partecipato un centinaio di colleghi, un colloquio con il questore Marcello Cardona, la promessa da parte dell’amministrazione dell’avvio di un tavolo per trovare delle soluzioni immediate e concrete. Sono passati pochi giorni dalla pubblicazione del video nel quale ha denunciato la presenza invasiva dei parcheggiatori abusivi in piazza Dante, e Laura Trovato – studentessa del dipartimento di Scienze umanistiche – non si sarebbe aspettata una reazione del genere. «Non avevo idea che avrei ottenuto tutta questa attenzione», confessa ridendo. All’incontro hanno partecipato numerosi studenti, «anche di altri dipartimenti – sottolinea Trovato – Ha portato la sua testimonianza anche il ragazzo picchiato qualche mese fa perché non aveva pagato il posteggiatore e che ha denunciato tutto», dice riferendosi al giovane aggredito nel maggio 2014 a pochi passi dall’ex monastero dei Benedettini.
Al termine della riunione la studentessa è stata contattata dal questore Cardona, che ha incontrato assieme ad altri tre colleghi. «Ci ha detto che si è interessato grazie ai nostri video», racconta Trovato. In breve tempo, infatti, gli hashtag #Monasteroabusivo e #Noncisto hanno riempito bacheche e gruppi universitari su Facebook. «Abbiamo discusso del problema assieme a due suoi stretti collaboratori – prosegue Laura Trovato – Purtroppo è difficile contrastare i parcheggiatori abusivi: anche se viene fatta una multa, nella maggior parte dei casi risultano nullatenenti e non pagano. D’altra parte, è complicato dimostrare l’estorsione». Comunque, «il questore ci ha promesso più controlli».
La giovane ha avuto un colloquio anche con il vicesindaco Marco Consoli, che ha la delega alla polizia municipale. «Noi abbiamo proposto la pedonalizzazione della piazza, con un accesso solo per far transitare solo gli autobus – dice Trovato – Ma ci è stato risposto che pensare a una soluzione simile è complicato». Più semplice da attuare sarebbe il posizionamento di colonnine ai margini dei marciapiedi, al momento utilizzati come aree di parcheggio dagli abusivi. Tre, in particolare, sono le piazzette ogni giorno invase dalle auto e gestite dagli abusivi. Infine è stata avanzata la possibilità di stipulare una convenzione con Sostare, la partecipata che gestisce la sosta in città. «L’ipotesi è fare un abbonamento con riduzione per usare le strisce blu nelle zone universitarie – afferma Trovato – Il vicesindaco ci ha promesso un secondo incontro con il presidente della municipalizzata Sostare e con il comandante della compagnia dei carabinieri di piazza Dante».
Nonostante il coinvolgimento dei rappresentanti delle forze dell’ordine e del Comune, però, la studentessa spiega come ancora sia lunga la strada da percorrere prima di poter liberare l’area dell’ex complesso monastico dalla presenza dei posteggiatori. «Di certo non ci fermiamo, la strada è in salita e finora sono solo parole – precisa – Però parlando con altri colleghi, in tanti mi hanno detto di avere più coraggio, di aver preso coscienza del problema». Per questa ragione sono state lette con un pizzico di amarezza le parole del direttore del Disum, Giancarlo Magnano San Lio. «Mandare via i parcheggiatori abusivi e pensare che non tornino è utopistico», ha dichiarato il docente a MeridioNews. «Siamo dispiaciuti, ci aspettavamo più appoggio – replica Trovato – A lui e a tutti gli altri scettici risponderei che se c’è davvero un impegno comune, le cose si possono ottenere. Magari lentamente, con degli sforzi costanti, ma si possono ottenere».