Piano industriale Amg, la partecipata guarda al futuro Si punta su fonti rinnovabili e risparmio energetico

Puntare sull’innovazione e sulla tecnologia, abbracciare la scommessa delle rinnovabili a discapito dell’energia prodotta dal gas e soprattutto affrontare lo stravolgimento nei cambiamenti climatici che inevitabilmente cambiano consumi e abitudini delle famiglie italiane. Sono questi gli obiettivi del piano industriale 2016/2018 di Amg Energia, che dal 1905 gestisce la produzione e la distribuzione del gas a Palermo.

La sfida principale che attende la partecipata è senza dubbio quella del riscaldamento globale. Basti pensare che l’anno scorso, a causa del caldo prolungato da novembre a febbraio, i volumi di gas venduti dall’Amg Gas, partecipata al 20 per cento (e per l’80 per cento di proprietà della Edison), sono diminuiti del 12,6 per cento: dai 74,376 milioni di metri cubi del 2013 ai 64,971 del 2014. Senza dimenticare che l’Unione Europea impone regole sempre più stringenti per gli edifici, che devono essere realizzati con materiali ecocompatibili e avere una propria autonomia energetica grazie al solare e alle altre fonti pulite.

Gli obiettivi del piano industriale passano attraverso diversi ostacoli: «l’anemia finanziaria» dell’azienda, così come viene definita dal documento di programmazione, la «storica obsolescenza» dei 47mila punti luce presenti in città che impongono continue spese di manutenzione (per non parlare dei furti di rame), e infine il blocco delle assunzioni e delle progressioni di carriera, che vanno avanti dal 2009 a fronte di una continua fuoriuscita di personale collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Da gennaio i dipendenti saranno 337 e nel triennio 2016/2018 sono previsti 21 pensionamenti senza alcun nuovo ingresso. Anche il parco mezzi, perlopiù a gasolio, sarà sottoposto a un graduale rinnovo con mezzi più ecosostenibili.

Servono risorse e investimenti, dunque. Ad oggi Amg Energia ha un capitale sociale di quasi 97 milioni di euro. L’asset societario del gruppo comprende la Energy auditing, partecipata al 100 per cento, Costruzioni industriali e Amg Service, partecipate al 100 per cento e che verranno liquidate definitivamente entro la fine dell’anno. Nel 2016 la società presieduta da Mario Pagliaro si lancerà nel settore della distribuzione del metano – finora venduto direttamente da Amg Gas – dopo aver realizzato le condutture. Sono attesi due bandi di gara per un affidamento di 12 anni: quello per Palermo e quello per Montelepre, Camporeale e Grisì, frazione di Monreale.

Per alzare l’asticella, però, il consiglio di amministrazione chiede manforte al Comune: serve un adeguamento dell’attuale corrispettivo «per le prestazioni di pubblica illuminazione ed energia previste dal contratto di servizio – si legge nel documento -, anche al fine di consentire alla società di affrontare la gara, che già sarà caratterizzata da forti elementi di complessità tecnica, con una dotazione finanziaria autonoma e libera per la migliore formulazione di una offerta competitiva».

Gli investimenti ammontano a 52 milioni di euro, a partire dalla quarta fase di metanizzazione che però passa da un contributo comunale oltre che dai fondi Jessica (8,5 milioni). I quartieri coinvolti saranno Brancaccio, Bandita, Sperone, Santa Maria di Gesù, Molara, Pagliarelli, Villagrazia, Falsomiele, la zona compresa tra corso Calatafimi e via Pitrè, Boccadifalco, Baida, Cruillas, Borgo Nuovo, Bellolampo, Resuttana, San Lorenzo, via Ugo La Malfa, Benfratelli, Inserra, Cardillo, Tommaso Natale, Mondello, Partanna, Valdesi, Pallavicino, Addaura, Acquasanta, zona centro e centro storico. Si tratta di 100 chilometri di rete e 15.365 famiglie secondo i dati del censimento del 2001. Sono previsti inoltre l’ammodernamento del parco contatori sempre con fondi Jessica per 1,6 milioni; la creazione della nuova sede in via Tiro a Segno per 2 milioni; l’ammodernamento della rete a gas (2,1 milioni) e la manutenzione dei pali della luce (729mila euro). 

«Il Piano industriale 2016-2018 di Amg Energia – commenta Pagliaro – delinea una strategia di sviluppo che guarda all’efficientamento energetico e alle fonti rinnovabili, in primis il solare, come obiettivo primario della propria missione societaria, candidandosi ad Energy Manager dell’amministrazione comunale per conseguire economie e offrire servizi sempre migliori. Senza rinunciare alla sfida più impegnativa: competere senza timore reverenziale nei confronti degli altri operatori del settore per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas metano che verrà posto a gara nel 2016. Gli investimenti riguardano la realizzazione della nuova sede aziendale nel cuore della meravigliosa area storica di via Tiro a Segno – continua il presidente -, moderni sistemi di monitoraggio, nuovi impianti di teleclimatizzazione, un nuovo parcheggio con copertura fotovoltaica per la mobilità sostenibile, ma anche il recupero di antichi manufatti industriali e dei gasometri abbandonati, in linea con le esperienze europee di maggiore successo. Ed ancora il rinnovamento delle infrastrutture per la pubblica illuminazione della città e piena assunzione del ruolo di manutentore degli impianti elettrici, termici, videosorveglianza, antintrusione ed antincendio di tutti i siti comunali. Alla fine del triennio, la città avrà riguadagnato un enorme patrimonio storico e industriale, ma anche naturalistico. I cittadini potranno accedere ad un polo dedicato all’energia, all’innovazione e allo sviluppo sostenibile dove saranno stati resi fruibili tutti gli spazi comuni della storica sede dell’ex Officina del Gas di via Tiro a Segno». 

«Ma l’investimento più importante sarà quello sulle risorse umane impegnate quotidianamente nel rendere possibile tutto ciò – dice ancora -. Senza nascondersi le difficoltà legate al blocco delle assunzioni e delle progressioni di carriera che dura, come per tutte le aziende comunali, dal lontano 2009. A fronte del numero radicalmente cresciuto, ad esempio, dei punti luce soggetti a manutenzione (oltre 47mila, 7.300 in più di quelli del 2001) così come dei semafori. I nuovi compiti che attendono Amg Energia nel prossimo triennio – conclude Pagliaro – richiedono riqualificazione professionale, sviluppo organizzativo e manageriale, e politiche incentivanti del personale. Tante le sfide, ma grande la consapevolezza che facendo ciascuno il proprio dovere si potranno affrontare con la giusta serenità di chi si impegna con quotidiana tenacia».


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