Martedì 12 al teatro Massimo di Catania, il famosissimo compositore statunitense si è esibito in una performance al pianoforte
Philip Glass in un concerto per Solo Piano
I decided to change the rules. I noticed I had been automatic, and that there were things that werent possible in my music because I had made them forbidden. I said Why I cant do it? Well there is the rule. Rule!!? Whos making the rules? Im making the rules. And that was the end of the rule. You can learn all the rules and yet the personality of the composers was not in the rule book.
Martedì 12 Aprile 2005, il teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, si è riempito di un pubblico che non conosceva. Moltissimi giovani hanno assediato un ambiente a loro estraneo: il teatro. La serata costituiva un evento, non solo per il famosissimo compositore Philip Glass, ma anche per labbordabilità del prezzo: 10 euro in galleria e 14 in platea (sconto del 50% per gli studenti universitari).
Philip Glass, nato a Baltimora nel 1937 ha presentato, per la serata, dei lavori per Solo Piano. Da solista si è esibito in una performance perfetta, (nonostante gli acciacchi delletà gli impedissero una camminata fluida e una parlata comprensibile n.d.r.). Conosciuto al grande pubblico come compositore di musiche da film (The Truman Show, The Hours, Mishima, The Fog of war) pochi sanno che Philip Glass ha composto anche numerose opere (The Making of the Representative for Planet 8, The Voyage, A Madrigal Opera), musiche per balletti e partiture per il teatro.
I pezzi in programma per la serata, eseguiti splendidamente al pianoforte, erano quattro: Mad Rush (composta nel 1980), Four Metamorphosis (composta nel 1989), Six Etudes (composti tra il 1994 e il 1999) ed Exepts from a Musical Journey (composto nel 1988). Lentusiasmo del pubblico ha però costretto Philip Glass a proporre due pezzi non inseriti in programma. Il compositore statunitense a fine serata si è inchinato più volte allentusiasmo del pubblico che lo acclamava con cori da stadio. Soddisfatti dalla serata e non, vi saluto. Alla prossima.