«In tutte le città europee esiste il biglietto e l’abbonamento unico integrato» dice il vicepresidente della III circoscrizione. La campagna non si fermerà e il prossimo appuntamento è per venerdì 22 gennaio (dalle ore 10) al capolinea della linea 1 del tram, in via Paolo Balsamo
Petizione per il biglietto unico Amat-Trenitalia Chinnici: «Raccolte fin ora più di mille firme»
A lanciare la petizione è stato Dario Chinnici, vicepresidente della III circoscrizione. L’esponente del Pd chiede a gran voce al Comune di Palermo di riaprire il tavolo tecnico fra l’Amat e Trenitalia al fine di introdurre al più presto un singolo biglietto e abbonamento per utilizzare tutti i mezzi pubblici palermitani.
Le firme raccolte sono già 1.500 firme, sono tanti infatti i cittadini che hanno aderito all’iniziativa e che hanno già avuto la possibilità di firmare presso le Circoscrizioni. La campagna non si fermerà e il prossimo appuntamento è per venerdì 22 gennaio (dalle ore 10) al capolinea della linea 1 del tram, in via Paolo Balsamo.
«Abbiamo deciso di essere presenti al capolinea del tram, fra studenti, pendolari, lavoratori e pensionati con un presidio – commenta l’esponente dem – per fornire informazioni sui costi che siamo costretti a sostenere da questo sistema di trasporti e per illustrare anche i vantaggi del biglietto unico tram, autobus e metroferrovia nell’ottica di un piano trasporti integrato. Il Comune deve farsi carico delle nostre richieste e portare a termine la trattativa con Trenitalia. In tutte le città europee esiste il biglietto e l’abbonamento unico integrato.
«Oggi per spostarsi e utilizzare più mezzi di trasporto nella nostra città – commenta Chinnici – si è costretti a pagare il biglietto Amat al costo di un euro e 40 e in più il biglietto a Trenitalia, 1,50 euro, oltre i costi della futura ZTL, in pratica una famiglia palermitana con questo sistema paga 100 euro per la mobilità. Questa non può essere definita mobilità sostenibile ma insostenibile. Chi arriva dallo Sperone con il tram alla Stazione centrale e volesse andare a Notarbartolo prendendo il Passante Ferroviario deve necessariamente fare un secondo biglietto. In pratica per fare andata e ritorno ci vogliono 6 euro. Un costo insostenibile che disincentiva l’utilizzo del mezzo pubblico e che rende così inefficace l’azione della ZTL».
«Sarebbe dunque – conclude Chinnici – una scelta di responsabilità che servirebbe ad utilizzare maggiormente i nuovi mezzi pubblici, a migliorare gli spostamenti in città e a combattere l’inquinamento atmosferico. Invito tutti quindi venerdì ad esserci per darci una mano al fine di arrivare ad una conquista di civiltà».