Personale Regione: pubblichiamo la relazione finale dello studio del ‘Nucleo di valutazione’

Con Decreto dell’Assessore alla Presidenza prot. n. 306518 del 11.9.2009 è stato costituito il Nucleo tecnico per la determinazione della dotazione organica del personale degli uffici centrali e periferici dell’amministrazione regionale in relazione ai fabbisogni rilevati.

Si premette che la presente fa seguito alle relazioni datate 5.5.2009 prot. 84009 e 31.7.2009 prot. n. 133610, che si allegano, predisposte dal precedente analogo Nucleo istituito con D.A. alla Presidenza n. 101660 dell’11.3.2009 .

Si evidenzia, inoltre, come le appena cennate relazioni diano conto delle attività svolte sino alla data del 31.7.2009 e siano da intendersi come preparatorie alle considerazioni rassegnate nella presente nota.

La trattazione che segue riguarda gli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione. Sono esclusi, quindi, gli uffici di diretta collaborazione del Presidente e degli Assessori, gli uffici speciali (in quanto istituiti con carattere di temporaneità ex L.R 10/2000) nonché i dipartimenti il cui personale, anche quello amministrativo, è in forza al Corpo delle Foreste (ex D.P. Reg. 20.4.2007). Analogamente non è stato preso in esame il personale dirigente in servizio presso gli anzi detti dipartimenti. (sotto, foto della sede presidenza della Regione tratta da belicenews.it).

Il Nucleo ha prioritariamente svolto la propria analisi suddividendo i dipartimenti regionali in due gruppi: quelli articolati sul territorio (uffici periferici) e i rimanenti aventi sede esclusivamente a Palermo (uffici centrali).

Di entrambe i gruppi vengono esposti i riepiloghi per le quattro qualifiche (D, C, B e A) del personale del comparto non dirigenziale e per i dirigenti, esponendo sia la situazione attuale che la nuova proposta.

Si chiarisce, in particolare, come l’analisi faccia riferimento a tutto il personale sia di ruolo che con contratto a tempo determinato per il quale è prevista la stabilizzazione nello specifico disegno di legge presentato dall’Assessore alla Presidenza , positivamente esitato dalla Giunta regionale.

Entrando nel merito si rappresenta come lo studio sia stato condotto:

prendendo atto che, a seguito dell’ approvazione della L.r. 16/12/2008 n. 19, è stata ridisegnata l’architettura dell’Amministrazione regionale e che con il successivo “Regolamento di attuazione del Titolo II della L.R. 16.12.2008 n. 19”, approvato dalla Giunta di Governo, è stato ridotto di circa 150 unità il numero delle strutture intermedie dei dipartimenti regionali;

cercando di comparare la realtà degli uffici regionali con altre amministrazioni, sia statali che regionali, che svolgono analoghe funzioni a quelle espletate dalla Regione Siciliana, in particolare avuto riguardo alle differenze di contesto. Da tale analisi è emerso che una comparazione sic et simpliciter, non può essere effettuata tra realtà amministrative diverse se non tenendo conto degli specifici quadri normativi regionali e delle diverse condizioni economiche territoriali;

analizzando, infine, l’effettiva distribuzione del personale negli uffici regionali, tramite una serie di criteri derivanti dalla conoscenza della realtà amministrativa da parte dei singoli componenti del Nucleo, è considerando la notoria disuniformità nella distribuzione territoriale dei dipendenti di alcuni uffici.

Con specifico riferimento al personale del comparto non dirigenziale, le analisi e le considerazioni sopra delineate, hanno condotto ad individuare una nuova dotazione organica degli uffici centrali e periferici della Regione Siciliana nella quale il numero degli addetti potrebbe essere ridotto di una percentuale compresa fra il 5 e il 10% rispetto al numero dei dipendenti attualmente in servizio negli stessi uffici.

Come sopra accennato l’analisi è stata diversificata a seconda che si trattassero gli uffici centrali, cioè quelle strutture che nei dipartimenti svolgono funzioni di indirizzo e coordinamento, o quelli periferici, cioè i destinatari e attuatori, sul territorio, delle relative direttive.

Per ciò che concerne gli uffici centrali (vedi Tab. A) si è proceduto alla distribuzione del personale del comparto non dirigenziale nelle singole categorie (D, C, B e A), sulla base di un’ipotesi di distribuzione che ha cercato di standardizzare il numero di addetti necessari all’espletamento delle funzioni di coordinamento generale svolte da tali uffici.

Per ciò che concerne gli Uffici periferici è stata effettuata una distribuzione del personale sul territorio delle varie strutture decentrate, individuando specifici criteri che avessero riguardo al bacino di utenza sulla base di alcuni indicatori esplicitati nelle schede allegate (vedi Tab. B).

Così come per gli uffici centrali, anche per i periferici si è proceduto alla distribuzione del personale del comparto non dirigenziale delle singole categorie (D, C, B e A) sulla base di un’ipotesi che ha diversificato il numero di addetti necessari all’espletamento delle funzioni svolte dalla tipologia di struttura analizzata e garantendo ad ogni ufficio una dotazione minima di personale con mansioni di carattere logistico (vedi Tab. C).

Con riguardo, invece, al personale dirigente si è valutato che la relativa dotazione dovesse avere come criteri di riferimento il numero di strutture intermedie stabilito dal Regolamento approvato dalla Giunta di Governo, la loro distribuzione territoriale, le competenze disimpegnate e il bacino di utenza.

In particolare per gli Uffici centrali (vedi Tab. A) il numero dei dirigenti è stato individuato facendo esclusivo riferimento al numero delle strutture intermedie previste dal sopra citato Regolamento, assegnando però un maggior peso a quelle inserite nei dipartimenti che coordinano uffici articolati sul territorio, rispetto a quelle inserite in dipartimenti che espletano soltanto funzioni di indirizzo.

Con riferimento agli Uffici periferici (vedi Tab. B), invece, è stata effettuata un’analisi più approfondita che ha fatto riferimento alle specificità delle varie strutture e alla particolarità della loro collocazione sul territorio delle nove province, nonché alle professionalità necessarie allo svolgimento di alcune caratteristiche funzioni.

Si sottolinea che le funzioni prese in esame sono quelle di carattere gestionale generale e quelle connesse alla missione degli uffici, escludendo però le attività a elevato contenuto scientifico o professionale che oggi sono espletate da esperti dei beni culturali, dei lavori pubblici, ecc.; problematica che, a parere degli Scriventi, merita un ulteriore approfondimento che potrà successivamente essere condotto con i competenti dipartimenti regionali a seguito dell’entrata in vigore della riforma di cui alla L.R. 19/2008.

L’ipotesi di dotazione organica oggetto della presente relazione, seppur diretta conseguenza di numerose analisi e riflessioni poste in essere dagli Scriventi, è stata predisposta avendo come indirizzo, ma soprattutto come vincolo, le direttive contenute nel più volte citato Regolamento di attuazione della L.R. 19/2000, in particolare per ciò che concerne il numero totale di strutture intermedie così come determinato in conseguenza di soppressioni e/o accorpamenti di funzioni.

La dotazione individuata ha tenuto altresì in considerazione le ampiamente riconosciute e condivise valutazioni circa le eccedenze di personale in periferia di taluni uffici (SOAT, condotte agrarie, ecc.), le deficienze di altri (Motorizzazioni civili, dirigenti degli Uffici del lavoro, ecc.), la non efficiente distribuzione sul territorio di altri ancora, nonchè la rilevanza strategica per la Sicilia di settori quali i Beni culturali e il Turismo.

Si sottolinea, infine, come l’ipotesi che si propone non debba necessariamente essere intesa di immediata attuazione ma piuttosto essere considerata in senso “dinamico”, quale punto di arrivo di un percorso che si protrarrà nei prossimi anni, con gli aggiustamenti e modifiche che si riterrà eventualmente di apportare a seguito delle specifiche esigenze che potranno manifestarsi nel prosieguo a completamento del processo di attuazione della riforma.

 

dott. Antonino Cangemi ___________________________

ing. Sebastiano Lio ___________________________

dott. Mauro Lo Tennero ___________________________

dott. Gian Liborio Marrone ___________________________

 


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