Praga, al di là dello sfruttamento delle ragazze, è una città veramente meravigliosa che ti trasporta in un altro mondo.
C’è tanto da vedere, a partire dal Castello di Praga e la cattedrale di S. Vito con la Porta d’oro, proseguendo con la piazza della Città Vecchia dove si trovano il Vecchio Municipio, la chiesa della Vergine Maria del Tyn e l’Orologio astronomico.
Molto suggestivo è il Vicolo d’oro con le sue casette miniaturizzate dove si narra vi abitavano, ai tempi di Rodolfo II, gli alchimisti della Corte incaricati delle ricerche della pietra filosofale e degli elisir di lunga vita. In verità, però, vi abitarono gli arcieri del Castello e successivamente artigiani, campanari, maestri di cappella e anche i poveri della città e i malfattori. Nei secoli XIX-XX l’atmosfera romantica del luogo attirava artisti ed intellettuali e la casa n° 22 fu, nel 1917, lo studio di Franz Kafka.
La sinagoga di Pinkas e il Vecchio cimitero ebraico meritano di essere visitati. La sinagoga è oggi un monumento commemorativo dei 77.297 ebrei dei paesi boemi, vittime del nazismo, i cui nomi sono iscritti sulle pareti perchè il loro sacrificio non sia mai dimenticato: impressionante e angosciante. Le circa 12.000 pietre tombali dell’adiacente cimitero sono di per sè una collezione originale di opere d’arte e sono ammucchiate e addossate l’una all’altra poichè in alcune zone sono sovrapposti anche dodici strati di tombe. Una cosa strana è che il cimitero è continuamente sorvolato da corvi che, invece, non si vedono in nessunaltra parte della città!
Da vedere è anche la rinomata statuetta del Gesù Bambino di Praga, custodita nella chiesa della Vergine Maria Vittoriosa, e il Santuario di Loreto con la Santa Casa che, secondo una leggenda, quando i miscredenti occuparono i luoghi sacri, gli angeli, per salvarla, lavrebbero trasportata, nel 1921, in Italia, a Loreto.
Comunque questa è la minima parte di ciò che ho visto e che si può vedere! La guida che guidava (scusate il gioco di parole!!!) me e i miei compagni di classe (ero in gita scolastica con i mitici compagni di 5°!) per le vie della città, si fermava spesso per farci ammirare i palazzi riccamente decorati perché a Praga anche nellarchitettura e nelle decorazioni delle abitazioni private si nasconde una leggenda da raccontare.
Non può mancare poi il giro notturno sulla Moldava da dove si ha una visione completamente diversa della città, forse anche per gli effetti dei numerosi boccali di birra che vengono offerti salendo sul piccolo battello e durante tutto il tragitto!
Ah, dimenticavo: sapete che anche lì associano i siciliani alla mafia? Ci è capitato di entrare in un negozio e il proprietario, sentendoci parlare in italiano, ha messo su una cassetta di Eros Ramazzotti, poi ci ha chiesto (devo dire in un discreto italiano) da quale parte dellItalia venivamo e noi abbiamo risposto Catania, Sicilia e lui ha iniziato ad urlare: SICILIA MAFIA! VIA! USCIRE!, ci ha sbattuto la porta dietro e ha chiuso a chiave!!!
Marzia Scaccianoce
L’articolo di Erika Maugeri: Praga. La città che non dorme mai
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