Venti le opere inedite di pittura su legno e incisione a rilievo bianco su bianco nella mostra di Giuseppe Livio a Palazzo della Cultura. Il titolo è Perfect Volcano ma «non è l’Etna il protagonista delle opere», puntualizza l’artista. A muntagna catanese è piuttosto il punto di partenza del cromatismo, del segno e del materiale – il legno – utilizzati da Livio. Il vulcano rappresenta il tratto forte e vivo della natura che porta a immaginare un rapporto di condizionamento tra i suoi elementi e la vita umana. E in questo rapporto l’Etna rappresenta la perfezione dettata dall’intima relazione con il centro della Terra. «Quando l’Etna si sveglia la vita di un catanese cambia inevitabilmente», afferma Livio. Dalle sensazioni e dalle riflessioni suscitate dal particolare evento naturale nascono i soggetti della pittura dell’artista. I personaggi sono definiti dall’autore come «l’identificazione della futura incertezza delle relazioni umane che si muovono fuori da uno spazio ben identificabile e lontano da punti d’appoggio certi».
Visionario, minimale, attento ai dettagli, allegorico. Giuseppe Livio è un artista emergente, classe 1975, con un ricco bagaglio di formazione. Laureato in scultura allAccademia di Belle Arti di Catania, diventa docente di Disegno e Storia dellarte. Esercita la professione di insegnante prima a Istanbul e poi a Roma, quindi apre una bottega-pensatoio in cui realizza opere scultoree, pittoriche e calcografiche. Coordina una sezione di scultura del progetto La Porta della Bellezza di Librino a Catania e una sezione di pittura de La Grande Madre presso il Policlinico di Catania.
«Perfect volcano è da intendersi come la restituzione della parte solitamente più nascosta dell’artista attraverso luoghi intimi che mettono in chiaro visioni sensibili e allo stesso tempo rischiose», scrive nella postfazione al catalogo della mostra il curatore Francesco Lucifora. Nell’esposizione a Palazzo della Cultura Giuseppe Livio presenta anche delle opere di calcografia su carta bianca, bilanciamento e completamento dei quadri in pittura nera. Sugli spessi fogli bianchi si innestano «reperti dal futuro, organismi e forme che popolano una dimensione di passaggio neutra ed incontaminata», dice Lucifora. Il titolo After delle opere, poi, indica «un dopo rispetto all’oggi dell’uomo, alla sua attualità».
La mostra di Giuseppe Livio, realizzata con la partnership scientifica dellAccademia di Belle Arti etnea e del Center of Contemporary Arts di Modica, e con la collaborazione del Comune di Catania, è aperta al pubblico – ad ingresso gratuito – presso il Palazzo della Cultura fino a giorno 6 luglio.
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