Per entrare all’Ars bastano 95-100 mila voti: affluenza al 47,43%

Lo abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo oggi: la decisione di far votare i siciliani per un solo giorno – ieri, domenica 28 ottobre dalle otto di mattina alle ventidue – è stata sbagliata. Tanti, tantissimi siciliani hanno appreso solo ieri sera alle ventidue che, in questa tornata elettorale, non avrebbero potuto votare perché l’indomani, cioè oggi, avrebbero trovato i seggi chiusi.

Certo, l’insofferenza dei siciliani verso la politica c’è: ma, da sola, questa non spiega la bassissima affluenza alle urne: appena il 47,43% degli elettori aventi diritto al voto.

Alle urne, ieri, si è recato meno di due milioni di siciliani. Un ‘record’ negativo assoluto, che avrebbe potuto essere evitato dando ai cittadini un’altra mezza giornata di tempo per votare.

Rispetto alle ultime elezioni regionali, quelle del 2008, il calo dell’affluenza è stato incredibile: quasi 20 punti percentuali in meno! Quattro anni fa, infatti, la percentuale di elettori recatasi alle urne era stata del 66,68%. Quattro anni fa, però, i siciliani hanno votato anche il lunedì.

Nemmeno in questo – nell’organizzare le votazioni – la politica siciliana tradizione ha brillato per lungimiranza. A meno che, ovviamente, questo non sia stato fatto apposta.

Questi i dati dell’affluenza alle urne collegio per collegio (ricordiamo che alle elezioni regionali siciliane i collegi coincidono con le province): Agrigento 41,35%, Caltanissetta 41,34%, Catania 51,12%, Enna 41,7%, Messina 51,32%, Palermo 46,28%, Ragusa 49,79%, Siracusa 48,79%, Trapani 47,55%.

La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è stata Messina, con il 51,32%; quella con la percentuale di affluenza più bassa è stata Caltanissetta con il 41,34%.

Alla luce di questa scarsa affluenza alle urne, il numero di voti che ogni formazione politica deve prendere per avere propri rappresentanti nella nuova Assemblea regionale siciliana si abbassa.

E’ noto che la legge elettorale siciliana prevede lo sbarramento del 5 per cento. Se quattro anni fa, una formazione politica, per avere accesso all’Ars, doveva raggiungere quota 125 mila voti, oggi, per avere una rappresentanza di parlamentari a Sala d’Ercole dovrebbero bastare da 95 mila e 100 mila voti.

Foto tratta da leggo.it

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Lo abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo oggi: la decisione di far votare i siciliani per un solo giorno - ieri, domenica 28 ottobre dalle otto di mattina alle ventidue - è stata sbagliata. Tanti, tantissimi siciliani hanno appreso solo ieri sera alle ventidue che, in questa tornata elettorale, non avrebbero potuto votare perché l’indomani, cioè oggi, avrebbero trovato i seggi chiusi.

Lo abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo oggi: la decisione di far votare i siciliani per un solo giorno - ieri, domenica 28 ottobre dalle otto di mattina alle ventidue - è stata sbagliata. Tanti, tantissimi siciliani hanno appreso solo ieri sera alle ventidue che, in questa tornata elettorale, non avrebbero potuto votare perché l’indomani, cioè oggi, avrebbero trovato i seggi chiusi.

Lo abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo oggi: la decisione di far votare i siciliani per un solo giorno - ieri, domenica 28 ottobre dalle otto di mattina alle ventidue - è stata sbagliata. Tanti, tantissimi siciliani hanno appreso solo ieri sera alle ventidue che, in questa tornata elettorale, non avrebbero potuto votare perché l’indomani, cioè oggi, avrebbero trovato i seggi chiusi.

Lo abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo oggi: la decisione di far votare i siciliani per un solo giorno - ieri, domenica 28 ottobre dalle otto di mattina alle ventidue - è stata sbagliata. Tanti, tantissimi siciliani hanno appreso solo ieri sera alle ventidue che, in questa tornata elettorale, non avrebbero potuto votare perché l’indomani, cioè oggi, avrebbero trovato i seggi chiusi.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]