Inaugurata ai Benedettini una prima saletta informatica riservata ai professori e ai laureandi, in attesa di una prossima per gli studenti
Per chi si laurea ci sono i computer
Questa saletta informatica, nella quale i laureandi e i dottorandi potranno accelerare il passo nel conseguimento della laurea e nel resto degli studi è solo un primo passo verso un sempre maggiore contatto col mondo della tecnologia. A breve, infatti, sarà ultimata unaltra sala telematica a servizio degli studenti: con queste parole il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Nicolò Mineo, ha inaugurato stamane (20/12/2004 n.d.r.) la nuova saletta informatica nei locali della Biblioteca dellex monastero dei benedettini.
La saletta, che è stata realizzata dalle Facoltà di Lettere e Lingue, ha visto, alla sua inaugurazione, oltre a quella del prof. Mineo, la presenza del Magnifico Rettore, Ferdinando Latteri. La delegazione di Lingue si è ridotta a poche unità: il rappresentante degli studenti Salvo Angemi e laddetto al reparto tecnico amministrativo della Facoltà, Gaetano Bonaventura. Considerando che il Preside Antonio Pioletti non era presente, nessuno avrà ritenuto opportuno presentarsi.
Questa prima aula, designata solo ai professori, dottorandi e laureandi, rappresenta un ulteriore sviluppo della nostra struttura e servirà da apripista ad unulteriore aula informatica, prevista per luso degli studenti, nellaula 19. La saletta è composta da otto postazioni telematiche, che si potranno occupare tramite prenotazione per non più di due ore al giorno. Il software delle macchine è dotato di banche dati e programmi di ricerca per materiale didattico. Sono vietati altri usi, escludendo quello della posta elettronica. Questo progetto, a onor del vero, è stato però voluto e richiesto dai solerti rappresentanti degli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia.
Linaugurazione è stata breve e senza ulteriori interventi, il Preside Mineo ha preferito non lasciare alcuna dichiarazione, preferendo che si parli con lui facendo una lunga anticamera, e neanche il Rettore ha ritenuto opportuno spendere quattro parole per la folla spettatrice, riservando tutti i suoi pensieri al successivo consiglio di Facoltà di Lettere in Aula Magna, che sarebbe stato dedicato ai saluti natalizi. Dopo una piccola dimostrazione tecnica, agli astanti che non avrebbero partecipato al consiglio non è rimasto altro da fare che sgomberare il luogo.