«Ennesimo scivolone dell’amministrazione comunale che, con un provvedimento “sperimentale” di pedonalizzazione di alcune aree molto vaste del centro storico come Cassaro basso e via Maqueda, regala l’ennesima mazzata ai cittadini palermitani». A dichiararlo è Sabrina Figuccia consigliere comunale UDC, che prosegue: ancora più limiti alla circolazione per tutti coloro che giornalmente per lavoro, studio o altro […]
Pedonalizzazione, Figuccia: «Ennesimo scivolone»
«Ennesimo scivolone dell’amministrazione comunale che, con un provvedimento “sperimentale” di pedonalizzazione di alcune aree molto vaste del centro storico come Cassaro basso e via Maqueda, regala l’ennesima mazzata ai cittadini palermitani». A dichiararlo è Sabrina Figuccia consigliere comunale UDC, che prosegue: ancora più limiti alla circolazione per tutti coloro che giornalmente per lavoro, studio o altro si trovano costretti a rimanere impantanati nel traffico che ogni giorno sequestra gli automobilisti. Se a questo aggiungiamo il doppio senso di via Roma la frittata è fatta.
Ma non basta: «Il provvedimento assunto dall’assessore Catania e definito dallo stesso “sperimentale” , sa tanto di escamotage per portare a casa un risultato personale che, se fosse passato dal consiglio, ma dovrà passarci per diventare strutturale, cosa che rimprovera già il presidente del consiglio comunale Totò Orlando, con razionalità sarebbe stato bocciato da tutte quelle forze politiche che veramente voglio bene a questa città ed ai cittadini».
Insomma, conclude Figuccia, oltre al danno la beffa: «Un provvedimento inutile rispetto alle pedonalizzazioni che senza un servizio di trasporto pubblico diventano quasi ad esclusivo utilizzo dei turisti; doppio senso di via Roma che, come ben dicono da Confcommercio, senza un progetto di riqualificazione commerciale e non solo, rischia di desertificare ulteriormente uno degli assi fondamentali della città e per finire il provvedimento “sperimentale” che temporaneamente bypassa il consiglio che di fatto è l’organo preposto a valutarne l’utilità».