A indicare il luogo in cui sono stati rinvenuti un fucile a canne mozze, una pistola semiautomatica e diverse confezioni di cartucce (di varia marca e calibro), potrebbe essere stato un pentito del quale, per il momento, rimane ignoto il nome. In contrada Tre case i carabinieri hanno trovato un sacco ai confini con la linea Fce
Paternò, trovate armi sotterrate accanto ai binari Mini-arsenale forse del clan Alleruzzo-Assinnata
Un mini arsenale, sotterrato in un terreno abbandonato e che, con molta probabilità, era nella disponibilità del gruppo di fuoco del clan Alleruzzo-Assinnata, longa manus dei santapaoliani a Paternò. Lo hanno ritrovato i carabinieri paternesi, che sono andati a scavare in contrada Tre case, al confine tra il Comune paternese e quello di Belpasso. L’individuazione delle armi fa supporre che a indicare l’area sia stato qualche pentito, il cui nome rimane per il momento riservato.
Il sacco è stato individuato in un terreno abbandonato confinante con la linea Fce. In ottimo stato di conservazione c’era una pistola semiautomatica calibro 7,65, con la matricola abrasa, completa di caricatore; un fucile a canne mozze marca Bernardelli calibro 12, risultato rubato in una abitazione di Aci Catena il 28 luglio 2012. E ancora: una confezione di 27 cartucce calibro 7,65, una busta con sei cartucce calibro 12 marca Caccia rc30, sei cartucce calibro 12 marca Winchester, due cartucce calibro 12 marca Fiocchi.
Per i carabinieri le armi ritrovate rientrano nella disponibilità del clan Alleruzzo-Assinnata. Per fare chiarezza sono in corso ulteriori indagini, con l’obiettivo di accertare – in primis – chi fossero coloro che frequentavano quel terreno. Fucile e pistola nei prossimi giorni saranno inviati al reparto investigazioni scientifiche di Messina, per gli esami tecnico-balistici che potrebbero stabilirne l’eventuale utilizzo in precedenti occasioni malavitose.