Paternò, scontro in consiglio per il bilancio In bilico maggioranza e revisione dei mutui

Festa di Santa Barbara salva; rinegoziazione dei mutui forse del tutto persa, in quanto sussistono dei forti dubbi che la richiesta possa essere accolta dalla Cassa depositi e prestiti; maggioranza di centrosinistra allo sbando. Questo in sintesi i risultati che ha prodotto il consiglio comunale di Paternò chiamato ad approvare il bilancio di previsione 2015. Quella di ieri è stata una seduta fiume iniziata alle 10 ed è finta poco prima delle 20. Il giorno prima, domenica, era scoppiata una forte polemica in seno alla maggioranza a causa dell’assenza di molti consiglieri – soprattutto tra gli scranni del centrosinistra, tra di essi il segretario comunale del Partito democratico Filippo Sambataro e l’ex capogruppo Ezio Messina – che aveva mandato su tutte le furie il sindaco Mauro Mangano. Il primo cittadino è sembrato non aver gradito il colpo di mano da parte de suoi compagni di partito.

Nella seduta di ieri si sono registrati forti momenti di tensione, soprattutto nel tardo pomeriggio, quando componenti del comitato dei festeggiamenti di Santa Barbara hanno incontrato alcuni consiglieri di minoranza restii ad approvare l’immediata esecutività del bilancio. Alla fine è stato necessario l’intervento dei carabinieri, i quali all’interno di palazzo Alessi hanno identificato consiglieri comunali e componenti del comitato che stavano dialogando in modo accesso. 

Per l’immediata esecutività del bilancio erano necessari 16 voti favorevoli. La delibera è stata votata da 18 consiglieri: dieci della maggioranza (Calabrò, Campisano, Di Benedetto, Cunsolo, Milicia, Comis, Statelli, Arcoria, Parisi, Arena), cinque della cosiddetta opposizione costruttiva (Virgolini, Tripoli, Rinina, Cirino, Condorelli) e tre consiglieri (Buttò, Bottino e Ciatto) appartenenti all’ala radicale della minoranza. Problemi invece per la rinegoziazione dei mutui, che avrebbe comportato un risparmio per il Comune di circa cinque milioni di euro in 25 anni. La delibera, corredata dell’approvazione del bilancio e della sua immediata esecutività accompagnata, avrebbe dovuto essere protocollata entro le 17 di ieri alla Cassa depositi e prestiti. Tutto ciò non è stato possibile, anche se gli uffici al Bilancio in serata hanno inviato attraverso posta elettronica certificata tutta la documentazione. Si tratta di un estremo tentativo per salvare la delibera. 

Sul fronte politico il consiglio ha decretato il totale caos all’interno della maggioranza. «I consiglieri comunali devono spiegare alla città la perdita per l’anno 2015 di 340mila euro derivati dalla rinegoziazione dei mutui – ha dichiarato il sindaco Mauro Mangano – senza parlare di quelli che perderemmo nei prossimi anni. Proveremo a salvare il salvabile. Ho chiamato i vertici della banca Cassa deposti e prestiti per avere una deroga. Oggi sapremo». Un Mangano a 360 gradi che replica ai consiglieri di minoranza di aver indebitato attraverso l’accesso a mutui di dieci milioni di euro il Comune. «Non è cosi – ribatte il primo cittadino – Dovevamo approfittare di questo periodo favorevole perché avremmo avuto dei tassi di interessi praticamente a zero; quindi non è vero che mi sto preparando per le elezioni. Con i mutui andremo a sistemare ex novo delle strade periferiche e migliorando l’efficientamento energetico». Infine in merito alla crisi della maggioranza Mauro Mangano parla di un Pd che ha sbagliato a scegliere le persone per ricoprire ruoli cosi importanti. «Io amministro la città, non faccio politica». 

Duri alcuni consiglieri della minoranza. «Il sindaco paga l’assenza del dialogo con il consiglio comunale – hanno affermato Nino Valore, Vito Rau ed Ezio Mannino – il bilancio 2015 prevede oltre dieci milioni di mutui che indebiteranno il Comune; sarebbe stato possibile trovare dei finanziamenti». E hanno aggiunto: «In realtà il sindaco vuole farsi la campagna elettorale. È opportuno che si dimetta». Sulle accuse lanciate a Filippo Sambataro ed Ezio Messina del Pd – assenti in consiglio – è giunta una loro pronta replica. «Non sussiste nessuna defezione dei consiglieri Messina e Sambataro, che hanno sottoscritto un impegno di lealtà e coerenza con i cittadini e con il proprio partito – hanno scritto in una nota – È sotto gli occhi di tutta la città lo stravolgimento della maggioranza che aveva portato all’elezione del sindaco, sostituita da gruppi eterogenei che nulla hanno a che fare con la storia ed i valori del centrosinistra». I due rappresentanti aggiungono: «Ci rammarichiamo del fatto che i nostri compagni consiglieri non sappiano riconoscere le cause di tale malessere, dovute unicamente al cambiamento dell’originaria maggioranza, come già percepito da tutti i cittadini – concludono – Pensiamo, infine, che il documento di programmazione economica della città, debba essere affrontato nei tempi previsti dalla normativa, affinché l’intero civico consesso possa dare il proprio contributo in maniera consapevole e ragionevole, scevro da condizionamenti legati all’emergenza». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]