Dal 3 agosto i residenti del quartiere Ardizzone devono affrontare gravi disagi, prodotti dal furto di circa 500 metri di cavi aerei. Fermati due incensurati. All'istituto di previdenza spazientiti gli utenti. «Siamo aperti ma non possiamo elaborare le pratiche», spiega un impiegato. Tim: «Danno da 10mila euro»
Paternò, quartiere senza telefono e connessione Cavi rubati, disservizi alla sede Inps di via Alfano
Dal 3 agosto, a Paternò, si registrano forti disagi per i residenti del quartiere Ardizzone, in particolare nella zona di viale dei Platani. Ignoti hanno infatti tranciato e portato via i cavi aerei della telefonia, circa 500 metri, che erano collocati al confine tra l’area del plesso scolastico di via Libertà e un fondo agricolo abbandonato, in una proprietà privata. Un’emergenza in merito alla quale sono intervenuti i carabinieri, che hanno potenziato i servizi di controllo. Domenica scorsa, poco prima delle 7.30, i militari hanno fermato due paternesi incensurati a bordo di un Renault Kangoo, a bordo della quale sono stati ritrovati dei cavi telefonici. I due uomini sono stati denunciati a piede libero per ricettazione.
Il furto ha creato disservizi anche alle aziende presenti nel quartiere. A soffrire dell’improvvisa assenza di linea telefonica e collegamento a internet sono anche gli abitanti di via Giuseppe Alfano. Al momento si ritroverebbero isolate centinaia di famiglie e la locale sede Inps, i cui dipendenti, da circa una settimana, sono impossibilitati a svolgere il consueto lavoro di consulenza. «Siamo aperti – spiega un impiegato – ma offriamo solo informazioni, non possiamo elaborare e lavorare le varie pratiche. Siamo stati costretti, per chiudere i fascicoli, a spostarci in altre sedi vicine». Ad essere spazientiti sono anche gli utenti. «Questa è la terza volta che vengo e ancora non ho avuto alcuna informazione in merito alla mia pratica – affermato un 47enne – ho necessità di accelerare l’iter per ottenere la disoccupazione. Ma ancora nulla. Sono venuto a conoscenza – prosegue – che un mio vicino di casa, viste le proprie priorità, è stato costretto a recarsi nelle sede di Adrano, adoperando un mezzo pubblico»
Sulla vicenda è intervenuta anche la Tim che – in un comunicato – ha precisato che l’azienda «non ha alcuna responsabilità in merito all’accaduto ed è, anzi, parte lesa, con un danno economico di oltre 10mila euro. Il problema, infatti, è stato provocato dal furto reiterato di circa mezzo chilometro di cavi telefonici. I tecnici sono prontamente intervenuti – si legge – ma la ripetitività del fenomeno, anche durante l’attività di reintegro dei cavi, e quindi la necessità di diversi approvvigionamenti del materiale stesso, ha compromesso i normali tempi di ripristino dei servizi telefonici, che avverrà, salvo complicazioni, nel corso delle prossime ore».