Paternò, pochi anestesisti in attivo all’ospedale Carenze anche al laboratorio analisi e al ticket

Torna a far sentire la sua voce il comitato Difendiamo l’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò, il quale denuncia i disagi patiti dall’utenza per la carenza del personale sanitario, accusando la direzione dell’Asp di Catania di cattiva organizzazione. Una lettera aperta indirizzata alla direzione Asp etnea, ma per conoscenza anche ai sindaci e ai presidenti del consiglio dei Comuni che fanno parte del Distretto sanitario 18, ossia Paternò, Belpasso e Ragalna. Nella missiva i componenti del comitato civico fanno riferimento in particolare alla carenza di medici anestesisti che paralizzerebbe, secondo il comitato, l’attività chirurgica. Causando un eccessivo allungamento delle liste d’attesa: «In servizio ci sono soltanto di quattro anestesisti – si legge nel documento – uno dei quali da lunedì scorso è in ferie, un secondo medico, invece, non effettua reperibilità. Non si tratta di carenza di personale, quanto di cattiva gestione dell’organizzazione, se si pensa che al Maria Santissima Addolorata di Biancavilla ci sono nove, dieci anestesisti in attivo, al servizio della sola sala parto e del reparto di ginecologia, visto che le sale operatorie al momento sono ferme». 

A confermare le preoccupazioni del Comitato anche la segreteria provinciale della Uil fpl, che ha ribadito che il numero esiguo di medici anestesisti ha ridotto «ai minimi termini l’attività chirurgica dell’ospedale. Allo stato attuale su tre sale operatorie ne funziona solo una, tranne il martedì e il giovedì quando ne funzionano due, quando è attivo il servizio di Oculistica». In quel reparto due anestesisti si sono dimessi e «fino a oggi non sono stati sostituiti, per cui ci sono quattro medici anestesisti anziché sei, considerando la notevole attività chirurgica». Sulla vicenda, l’Asp ha inviato una nota con la quale specifica che «l’attività è stata riprogrammata. Si stanno valutando ulteriori azioni per il bilanciamento delle risorse nel distretto ospedaliero. La direzione strategica ha avviato tutte le procedure previste per l’arruolamento di dirigenti medici anestesisti – si legge – Sono state ultimate le procedure di stabilizzazione e di mobilità, con esiti purtroppo inferiori alle attese». Sono stati banditi, inoltre, i «concorsi per dirigenti medici dell’area dell’emergenza, mettendo a disposizione 20 posti per dirigenti medici specializzati».

Ma l’anestesia di Paternò non è l’unico punto problematico. Altro settore segnato dalla carenza di personale è quello del laboratorio analisi che, di recente, avrebbe subito il trasferimento di tre unità: due al centro trasfusionale e un’altra al presidio ospedaliero di Acireale. «Nonostante le rassicurazioni della direzione Asp non è stata ancora del tutto ripristinato – specifica la Uil- pertanto si registrano disagi per i cittadini dei tre Comuni del Distretto. Determinate analisi cliniche non possono essere eseguite in loco per mancanza dei macchinari e vengono inviate in altre strutture sanitarie del territorio». 

Non minori disagi anche all’ufficio ticket: «Le due unità in servizio allo sportello, per motivi vari (una in malattia, l’altro in ferie) non erano operative, ma la loro assenza era prevista da tempo e si sarebbe potuto organizzare diversamente il servizio, per evitare disagi agli utenti». «Francamente vedo poco interesse da parte di chi gestisce l’ospedale – lamenta una donna sulla quarantina che si trovava in ospedale per fare visita a un congiunto – La settimana scorsa sono stata costretta ad andare all’ufficio ticket per ben due volte: era sempre chiuso senza spiegazioni». Il comitato cittadino paternese, intanto, continua a chiedere «una sanità attenta alle esigenze del territorio, con servizi efficienti e affidabili: nulla di più. Invece, ancora una volta, restiamo delusi da un sistema che sembra sordo alle reali necessità, dimenticando di agire come e dove necessario». 


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