La via di accesso serve anche i terreni di altri proprietari di contrada Sciddicuni. Nei fine settimane è spesso battuta dai motociclisti. «I mezzi da cross la danneggiano», lamenta il giovane imprenditore, che negli anni scorsi era stato destinatario di intimidazioni
Paternò, nuovi danni ai terreni di Emanuele Feltri «Con il flex hanno tagliato la sbarra della strada»
«Sto andando a fare la denuncia ai carabinieri, mi è stato chiesto di non sottovalutare nulla». La voce è quella di Emanuele Feltri, l’agricoltore negli anni scorsi divenuto simbolo di chi resiste ai soprusi e cerca di difendere la propria terra, in una terra – la Sicilia – da cui spesso si fugge per l’impossibilità di trovare un futuro o perché, anche individuato, risulta impossibile inseguirlo. Feltri in passato è stato destinatario di numerosi atti intimidatori. Incendi, pecore decapitate, inviti a lasciare perdere. D’altra parte le campagne – in questo caso quelle di contrada Sciddicuni, nel territorio di Paternò – non sono roba per giovani. Il suo caso arrivò fino in Parlamento. Una notorietà non cercata, che adesso rischia di riaccendersi in seguito a quanto accaduto due notti fa.
«Hanno tagliato la sbarra che blocca l’accesso alla strada interpoderale e distrutti i cartelli che avevo messo – racconta Feltri a MeridioNews -. Non ho idea di chi sia potuto essere, ma era organizzato e a suo modo motivato, per portarsi dietro un gruppo elettrogeno e un flex». Il gesto è stato compiuto inevitabilmente di notte: «La sera prima era tutto a posto, ce ne siamo accorti al mattino».
La strada in cui era stata posta la sbarra è meta di gruppi di motociclisti che il fine settimana la percorrono immergendosi nella campagna catanese. «Più volte gli è stato fatto presente che a furia di passare la strada si sta rovinando, perché non è adatta alle moto da cross – spiega Feltri -. Ma non posso dire che si sia stato un motociclista, non spetta a me verificare se sia stato un gesto singolo o se si tratti di intimidazioni di altra natura». A differenza del passato, non è solo l’agricoltore ad avere deciso di rimboccarsi le maniche per rimettere le cose a posto: «Sono diversi i proprietari di terreni, danneggiati così come me, che mi hanno detto che mi daranno una mano a ripristinare la sbarra. Già nei prossimi giorni ci lavoreremo».