Altri tre mesi di lavoro per la ditta della nettezza urbana, mentre da sette mesi la gara della Srr che dovrebbe affidare il servizio in vari Comuni pedemontani è ferma. La città tocca il 36,9 per cento di differenziata, ma resta il nodo sporcizia soprattutto in periferia
Paternò, nuova proroga dell’appalto rifiuti per la Dusty Vicesindaco: «Sporcizia? È il prezzo della differenziata»
Arriva l’ennesima proroga trimestrale per la società Dusty, da parte del comune di Paternò, relativamente alla gestione del servizio di raccolta rifiuti. Il tutto, come già in passato, giustificato dall’atteso espletamento della gara d’appalto da parte della Srr Catania Area metropolitana. Da quanto si evince dall’ultima ordinanza del sindaco Nino Naso, l’amministrazione nel luglio del 2015 aveva affidato il servizio per un anno, tramite procedura di gara aperta, alla Dusty. Già da allora si profilava la precarietà del quadro normativo, anche per i rallentamenti nel varo del sistema Srr – Aro (Ambito di raccolta ottimale, come prevedeva la legge regionale 9 del 2010, una sorta di sostituto dei vecchi Ato).
Nell’ordinanza si evidenzia come la Srr, con nota del febbraio dell’anno scorso, comunicava che entro quella data erano stati trasmessi all’Urega di Catania «gli atti di gara per l’affidamento del servizio di gestione rifiuti per i Comuni/Aro Pedemontana» tra cui Paternò. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte era il 6 dicembre del 2017; la procedura di gara, dopo sette mesi, è ancora in corso di definizione. Da qui l’appiglio per l’amministrazione comunale per indire una gara ponte di almeno 24 mesi. Il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare una rimodulazione del piano economico finanziario per l’anno 2018 definendo i costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Nel contempo si cerca di migliorare la differenziata attuando controlli che sarebbero serrati. Ad aprile 2018, secondo i dati dell’Ufficio speciale raccolta differenziata, il comune di Paternò si sarebbe fermato al 36,9 per cento. Gli operai della Dusty non raccolgono i rifiuti indifferenziati lasciati nei sacchi neri: su questi viene apposto il bollino rosso dell’errato conferimento. Sanzioni a coloro che non rispettano l’ordinanza, da un minimo di 50 euro ad un massimo di 500 euro. Il territorio paternese, soprattutto in periferia, dal punto di vista del decoro non si presenta in condizioni ottimali. «Il fatto di avere la città sporca è purtroppo il prezzo da pagare per effettuare un modo regolare e costante la raccolta differenziata – ha spiegato il vice sindaco Ezio Mannino – molte volte infatti il rifiuto conferito in maniera errata resta sulla strada. Abbiamo chiesto alla Dusty un intervento più efficace». Prosegue intanto la distribuzione, da parte dell’Apas, associazione di protezione civile incaricata dal comune di Paternò, dei mastelli per la raccolta di plastica e carta.