Terzo atto intimidatorio, in meno di 72 ore, ai danni dei titolari dell’agenzia di autonoleggio G.L.Rent Car di via Vittorio Emanuele, a Paternò. Dopo gli attentati effettuati nella notte tra domenica e lunedì, quando ignoti hanno appiccato il fuoco, quasi in contemporanea, a una Mercedes classe B, parcheggiata in via Rovigo, e alla vetrata dell’agenzia, nel corso principale della città. Gli attentatori hanno lasciato stanotte, poco prima delle 2.30, un altro messaggio all’imprenditore: con una mazza, o forse un martello, hanno danneggiato la vetrata d’ingresso dell’esercizio commerciale.
I malviventi si sono dileguati, senza lasciare traccia. L’allarme è scattato immediatamente. Sul posto i carabinieri della compagnia di Paternò, che stanno cercando di capire il perché di tanto accanimento nei confronti della coppia titolare dell’azienda. Al vaglio degli inquirenti le immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti nella zona in cui si trova la sede della G.L.Rent Car. «Non posso dire nulla – afferma Laura, la titolare della autonoleggio, che stamattina è apparsa provata e amareggiata da quanto sta avvenendo – più che altro non so spiegarmi questi fatti. I carabinieri stanno indagando, io spero solo che finisca tutto in tempi brevi, per tornare a lavorare nella massima tranquillità».
Proprio per arginare il susseguirsi di azioni criminose che, nelle ultime sei settimane, hanno turbato la vita dei cittadini paternesi, il sindaco Mauro Mangano ha chiesto la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza. Il prefetto di Catania ha fissato per martedì 26 maggio la riunione dei componenti del comitato, con lo scopo di affrontare il caso-Paternò. La convocazione è stata chiesta a gran voce dall’associazione culturale Il pungolo e dal presidente del consiglio comunale di Paternò Laura Bottino, la quale per l’occasione ha convocato un consiglio comunale straordinario e urgente. Che si è tenuto, ieri sera, in piazza della Regione, davanti alla caserma dei carabinieri e della guardia di finanza, del giudice di pace e degli uffici comunali.
Durante la seduta, che si è svolta davanti a un centinaio di persone, i consiglieri hanno approvato all’unanimità una mozione con la quale si chiede al sindaco Mauro Mangano l’istituzione di un tavolo permanente composto da carabinieri, polizia municipale e amministrazione. Con l’obiettivo di monitorare le situazioni di maggiore rischio: a questo tavolo permanente sono stati aggiunti i sindacati, le parrocchie e le associazioni no profit.
Intanto, stasera si riunisce la Confcommercio paternese: dopo i recenti fatti i commercianti locali provano a reagire, unendo le forze. «Riteniamo necessario – dice Ludovico Lizzio, presidente dell’associazione antiracket Alfredo Agosta – che si intervenga immediatamente per ripristinare un clima di serenità e di sicurezza in città. Tutto questo clima influisce negativamente sulle attività commerciali che rischiano di veder ridurre oltre il flusso di clienti anche quello dei propri ricavi». «I nostri commercianti – continua Lizzio – sono già vittime di una pressione fiscale alle stelle, combattono ogni giorno contro una crisi economica senza precedenti. Non è possibile continuare così, è necessario intervenire immediatamente».
Ed è in questo contesto che sabato, alle 19, si svolgerà la manifestazione per ricordare la morte di Giovanni Falcone. Un appuntamento che servirà a dire «no alla mafia, no alla violenza , no alla criminalità, no al malaffare».
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