Niente di paragonabile alla trentennale latitanza del cugino Matteo Messina Denaro. È stato catturato Paolo Aurelio Errante Parrino che da soli due giorni si era reso irreperibile. Per il parente – da parte di madre – dell’ormai ex primula rossa di Cosa nostra, indagato dell’inchiesta Hydra sull’alleanza delle tre mafie, la misura di custodia cautelare in carcere […]
Il cugino di Messina Denaro è stato catturato: era irreperibile da due giorni
Niente di paragonabile alla trentennale latitanza del cugino Matteo Messina Denaro. È stato catturato Paolo Aurelio Errante Parrino che da soli due giorni si era reso irreperibile. Per il parente – da parte di madre – dell’ormai ex primula rossa di Cosa nostra, indagato dell’inchiesta Hydra sull’alleanza delle tre mafie, la misura di custodia cautelare in carcere doveva essere eseguita il 25 gennaio. Solo che il 77enne non si trovava.
Residente ad Abbiategrasso (in provincia di Milano) e collegato al clan di Castelvetrano (nel Trapanese), è stato rintracciato all’ospedale di Magenta (nel Milanese) e arrestato dai carabinieri. Dopo che la richiesta d’arresto era stata bocciata dal giudice per le indagini preliminari come molte altre, il Riesame ha accolto il ricorso della Direzione distrettuale antimafia di Milano e la Cassazione ha confermato quella decisione. Secondo gli inquirenti, Paolo Aurelio Errante Parrino sarebbe stato il «punto di raccordo» Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra con Messina Denaro per il «sistema mafioso» in Lombardia.
La decisione del Riesame, che ha riconosciuto l’imputazione principale di associazione mafiosa come contestata dal procuratore Marcello Viola e dalla pubblico ministero Alessandra Cerreti, era arrivata a ottobre. Dopo che il giudice per le indagini preliminari Tommaso Perna, nell’ottobre del 2023, aveva rigettato 142 istanze di misura cautelare su 153, disponendo undici arresti e bocciando l’accusa sul consorzio delle tre mafie, ribattezzato dai pm «sistema mafioso lombardo».