Vanno avanti le demolizioni stabilite dalla magistratura etnea per le costruzioni che non avrebbero dovuto essere edificate. Oggi è toccato a una casa di villeggiatura di 70 metri quadrati, in contrada Dagala, nel territorio di Adrano. In piena zona B dell'area del vulcano catanese
Parco dell’Etna, abbattuta una villetta abusiva Arrivano le ruspe, proprietari hanno un malore
Gli abbattimenti delle abitazioni abusive nel parco dell’Etna continuano. L’ultimo in ordine di tempo è di questa mattina, in contrada Dagala, nel territorio di Adrano, in piena zona B del parco dell’Etna. A essere buttata giù dalle ruspe, su esecuzione dell’ordine della procura di Catania, è stata una villetta di 70 metri quadrati. Rifinita di tutto punto e usata come casa di villeggiatura nel periodo estivo, questa mattina è stata svuotata dei mobili. Sotto l’occhio vigile della coppia di proprietari, che hanno avuto un malore quando i macchinari sono entrati in azione.
I coniugi hanno assistito all’intervento di demolizione. Ma quando la casa ha cominciato a essere buttata giù il marito, già debole di cuore, non ha retto all’emozione. Seguito subito dopo dalla moglie. Il malessere dei due – che non hanno opposto resistenza all’abbattimento – ha causato lo stop ai lavori. Che sono ripresi regolarmente nella tarda mattinata, dopo l’intervento di un’ambulanza del 118, giunta sul posto per soccorrerli. L’abuso edilizio era stato accertato nel 2007, mentre alla fine dell’anno successivo la sentenza era passata in giudicato.
Si tratta solo dell’ultima operazione di questo genere. Già all’inizio dell’autunno il calendario del contrasto all’abusivismo nella zona del parco del vulcano era fittissimo. All’inizio di ottobre era toccato a una villetta in zona Cavaliere Bosco, nell’area delle vigne di Santa Maria di Licodia, in zona C. Poi era toccato a due costruzioni di Biancavilla, e infine a quella di oggi. Il prossimo intervento disposto dalla magistratura è fissato per le prossime settimane sempre nell’Adranita.