Uno degli angoli più suggestivi della Sicilia, tra il barocco di Noto e la riserva naturale di Vendicari. Qui Alessia Montani ha fondato il Parco dell’Anima. Un progetto – che ricade nei terreni dello Zahir Country House, un Resort con dieci stanze e della Masseria La Corte del Sole. Il Parco dell’anima è un progetto […]
Parco dell’Anima, a Noto nascerà una banca dei semi antichi: «Sarà la prima al mondo e servirà ad educare»
Uno degli angoli più suggestivi della Sicilia, tra il barocco di Noto e la riserva naturale di Vendicari. Qui Alessia Montani ha fondato il Parco dell’Anima. Un progetto – che ricade nei terreni dello Zahir Country House, un Resort con dieci stanze e della Masseria La Corte del Sole. Il Parco dell’anima è un progetto che fonde arte, natura, scienza, diritto e che ambisce a divenire la prima banca dei semi antichi del mondo, a fini educativi. Un modo per tutelare e conservare le antiche varietà agricole italiane e dell’area del Mediterraneo, come i granì antichi, decisamente lontani dalle esigenze dell’industria alimentare, che predilige farine forti e dei tempi di lavorazione più rapidi. «Mi sono interessata alla valorizzazione della biodiversità agricola, non solo per una questione botanica e nutrizionale, ma anche per tutta la storia che c’è dietro ai semi. Nel caso dei granì antichi, sono gli stessi che mangiavano gli imperatori romani, con una storia lunga millenni. E si tratta di un nostro patrimonio immateriale, che non riguarda solo il seme, da un punto di vista vegetale, ma anche la sua storia, i paesaggi e i ricordi dei tempi andati», spiega a MeridioNews Montani.
Un passato da docente di diritto amministrativo all’università e un lavoro da avvocata in uno degli studi legali più importanti della Capitale. C’era questo nella vita di Montani prima di innamorarsi della Sicilia. «Un’isola che conoscevo ma che mi ha stregata durante un viaggio». Da qui la decisione di cambiare vita e dedicarsi alle antiche semenze autoctone dell’Italia e del Mediterraneo con la creazione di una start-up. «Successivamente ho creato il Consorzio AVASIM MAMA.SEEDS e il parco dell’Anima – spiega – Nella mia mente c’era l’idea di sviluppare un luogo emozionale unito all’arte contemporanea». Un dialogo che passa attraverso l’adesione di alcuni artisti che, all’interno del parco, espongono le proprie creazioni. La prima opera è stata l’installazione Terzo Paradiso, realizzata da Michelangelo Pistoletto, e simboleggia la fusione tra natura e creatività umana utilizzando il Russello, un’antica varietà di grano siciliano. I prossimi appuntamenti sono già fissati per il 24 maggio e per il 19 luglio quando all’interno del Parco verranno esposte l’opera di Sebastiao Salgado e i leoni di Davide Rivalta. Sculture che negli anni scorsi hanno trovato spazio sulla scalinata della galleria nazionale d’arte moderna di Roma.
Il parco dell’Anima ha come obiettivo quello della divulgazione a scopo educativo. Un approccio differente rispetto alla banca mondiale dei semi antichi di Svalbard, in Norvegia. Si tratta di un caveau scavato nel ghiaccio, progettato per custodire milioni di specie e varietà di sementi che provengono da tutto il mondo. «Il nostro progetto è accessibile a tutti e non soltanto ai ricercatori e adesso si sta ampliando ai semi provenienti da tutto il mondo – spiega Montani – grazie alla collaborazione con l’IILA (Istituto Italo Latino Americano), avremo per esempio dei semi di fave di cacao risalenti alle tradizioni Azteche e Maia».
All’interno del progetto rientra la creazione di una proposta legge per la tutela dei semi antichi come patrimonio immateriale italiano. Infine la nascita di un bollino di valori denominato M’AMA.SEEDS. «Viene dato a tutti i prodotti che derivano dal processo di trasformazione di una semenza antica. Stiamo realizzando la prima filiera agroalimentare in Italia basata sulla trasformazione di biodiversità autoctone. L’obiettivo finale è farlo diventare un simbolo identificavo come la fogliolina verde del biologico».