Si tratta della porzione che dà su corso Pisani, dichiarata salubre dalla magistratura. «I lavori di risanamento sono quasi completati», annuncia l'assessore. A giorni il confronto con Coime, custode giudiziario e pm. Per l'area rossa, lato via Ernesto Basile, ci vorrà molto più tempo.
Parco Cassarà, entro dicembre possibile riapertura Raimondo: «A tornare fruibile solo la zona verde»
Una parte del parco «Ninni Cassarà» potrebbe riaprire entro dicembre, forse già per l’Immacolata. A dare la buona notizia è stato l’assessore al Verde del Comune di Palermo, Francesco Maria Raimondo, a margine della presentazione del piano di rimboschimento cittadino con cinquemila alberi. Il Cassarà è sotto sequestro da aprile 2014 dopo che la Procura del capoluogo ha scoperto la presenza al suo interno di amianto, rifiuti tossici e altre sostanze letali. A tornare fruibile al pubblico sarebbe solo la zona verde, quella per intendersi dalla parte di corso Pisani, e forse anche quella gialla. Sono le due porzioni sicure del parco, dove le perizie degli esperti non hanno rilevato particolare pericolo per la salute umana. Per la zona rossa lato via Ernesto Basile, invece, ci vorranno almeno uno o due anni.
Il condizionale è d’obbligo perché la riapertura passa da un confronto nei prossimi giorni con il custode giudiziario, il dirigente del settore Ambiente Francesco Fiorino, e con il Coime, che gestisce il polmone verde. E soprattutto dal via libera del giudice delegato, che «nel frattempo è cambiato, e questo spiega perché i tempi si sono allungati – dice l’assessore a MeridioNews -. Abbiamo quasi completato il primo intervento di risanamento nella zona verde e ho già sollecitato un incontro con il Coime e il dottor Fiorino». L’amministrazione intende dimostrare carte alla mano che è possibile riaprire al pubblico la parte dichiarata salubre, magari recintando la zona rossa, e rendendola dunque inaccessibile, «con una staccionata di legno o un altro sistema a basso impatto», precisa Raimondo.
L’assessore rassicura sullo stato di salute della zona verde e soprattutto «degli alberi piantati da Yves Rocher grazie alla generosità dell’Azienda regionale foreste demaniali, che ci ha donato tremila piante. Le mille piantate al Cassarà da Yves Rocher stanno bene, sono state curate e sono in pieno vigore. Le altre duemila sono ancora in invaso. Intendiamo portare avanti l’intesa avviata con l’Azienda foreste demaniali nell’ambito di un progetto che prevede complessivamente circa novemila piante».