Siciliano di origine, con una lunga storia di emigrazione alle spalle e una piccola chiesa dedicata a Sant’Agostino, oggi un rudere, dove a metà del 1800 si erano sposati i bisnonni Santi Riggitano e Maria Alioto. Da Milazzo (in provincia di Messina), in quella che oggi si chiama via Madonna del Lume, perché proprio all’interno […]
Foto di papa leone XIV su Facebook
Le origini siciliane di papa Leone: «Vorremmo fargli assaggiare i nostri dolcetti tipici»
Siciliano di origine, con una lunga storia di emigrazione alle spalle e una piccola chiesa dedicata a Sant’Agostino, oggi un rudere, dove a metà del 1800 si erano sposati i bisnonni Santi Riggitano e Maria Alioto. Da Milazzo (in provincia di Messina), in quella che oggi si chiama via Madonna del Lume, perché proprio all’interno della chiesa si trovava l’omonimo dipinto, poi disperso, dedicato a Maria, il settimanale Maria con te ricostruisce l’albero genealogico di papa Leone XIV. Uno dei nove figli di Santi e Maria, Salvatore Giovanni, andò Oltreoceano con una sorella, Vittoria, a raggiungere la maggiore, Rosa, ai primi del ‘900. Qui, dopo un primo matrimonio, s’innamorò di una ragazza di origini francesi e prese il cognome della seconda suocera (Prevost) per eludere lo scandalo: il loro secondogenito – scrive il settimanale Maria con te – sarà il padre del futuro Pontefice.
Ora tutta la comunità spera che il Papa visiti al più presto la città: intanto hanno spedito alla Santa Sede le carte che provano l’ascendenza. La madre del nonno del Pontefice, sempre stando alla ricostruzione del settimanale, Maria Alioto, era figlia di Vittoria Trusiano. Di questa famiglia a Milazzo c’è una discendente diretta, Maria Trusiano, 52 anni, trisnipote di Maria Alioto, mamma di nonno John o Giovanni e quindi lontana cugina del Pontefice. «Quando ho scoperto che il Papa aveva una lontana discendenza che rimandava ai Trusiano non ci credevo – dice la cugina del nuovo papa a Maria con te – perché siamo davvero pochissimi qui a Milazzo. Proveniamo da una famiglia di bottai perché già dal 1600 Milazzo ha avuto una forte vocazione vinicola. Mi sono sentita privilegiata».
Intanto il sindaco di Milazzo Pippo Midili ha annunciato al settimanale che «stiamo preparando una pergamena con tutti gli atti che abbiamo ritrovato e la indirizzeremo a Sua Santità, attendendo poi con pazienza un cenno da parte sua per poter essere ricevuto in un’udienza, anche pubblica. Vogliamo portare a papa Leone – aggiunge il primo cittadino milazzese – l’affetto della sua famiglia siciliana e qualche dolcino tipico, qui siamo specialisti per la pignolata, un dolce che conserva il sapore delle origini», conclude il sindaco Midili.