Pantelleria: pediatra in pensione, mancano sostituti Asp chiama stranieri. Madri: «Nostri figli di serie B»

Da quando Mariella è andata in pensione, le mamme di Pantelleria si ritrovano ogni settimana un pediatra diverso. «Ognuno ha le proprie convinzioni, ciascuno propone terapie diverse, nessuno di loro conosce in realtà i nostri figli», racconta Roberta Pavia Restivo, residente nella piccola isola che dall’autunno, quando finisce il servizio di aliscafo, dista sette ore di navigazione dalla Sicilia, insieme al marito e a un bimbo di cinque anni, mentre un altro è in arrivo. L’1 agosto la storica pediatra, Mariella Guzzo, ha chiuso la sua decennale esperienza professionale. Da allora l’azienda sanitaria provinciale prova a sostituirla. Il primo bando è andato deserto, nessuno ha voluto sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato, e adesso è stato pubblicato un nuovo avviso pubblico, con uno stipendio maggiorato (da 70mila a 90mila euro lordi annui) e aperto a medici stranieri. Oltre al pediatra si cerca un neonatologo. «È la prima volta che nella sanità, in Sicilia, si procede a un bando di livello europeo – spiega il commissario dell’Asp, Giovanni Bavetta, che ha iniziato la sua carriera di ginecologo proprio a Pantelleria a inizio anni 80 -, ma cerchiamo pediatri disperatamente, a questo punto meglio se stranieri».

L’arruolamento delle due figure professionali, secondo Bavetta, garantirebbe anche la riapertura del punto nascita, che quattro anni fa, a seguito della stretta voluta dal ministero della Salute e adottata dalla Regione, ha rischiato di chiudere. Dopo un’ondata di proteste da parte degli isolani, Pantelleria ha ottenuto una deroga: tecnicamente il punto nascita è sospeso. «Una soluzione che è stata una presa in giro – attacca mamma Roberta -, qui non si partorisce più, siamo seguite fino alla 36esima settimana, per le ultime tre siamo obbligate a ricoverarci in un ospedale a Trapani, o a Palermo. Quando ho partorito il mio primo figlio, sono stata trasferita in elisoccorso a Trapani e sono rimasta in ospedale per 18 giorni. I miei genitori e mio marito mi hanno accompagnata spendendo molti soldi, ma non tutti se lo possono permettere, né i mariti possono perdere giornate di lavoro. Per non parlare di chi ha già altri figli e deve lasciarli ai nonni, quando ci sono. Come farò io tra qualche mese. Emotivamente è una situazione molto pesante».

Nella piccola isola, quindi, si affrontano le eventuali emergenze ma non si riesce a gestire la normalità. «Il problema è la carenza di personale – ammette il commissario – che accomuna anche altri ospedali della provincia, mancano ortopedici, anestesisti e pediatri. Se questo avviso andasse a buon fine, potremmo riaprire a tutti gli effetti il punto nascita e fermare la rotazione di medici dalla terraferma, sbloccando anche la situazione del punto nascita a Mazara del Vallo». Una promessa a cui le mamme di Pantelleria faticano a credere. «Mi sto preparando al secondo parto – racconta Roberta –, a ottobre farò il giro degli ospedali a Trapani e Palermo per prendere contatti in vista del ricovero». Come risarcimento per le spese affrontate, la Regione aveva previsto un contributo fino a tremila euro. «Qui nessuna di noi ha visto un centesimo – assicura Roberta – quando ho partorito il mio primo bambino mi avevano raccomandato di mettere da parte tutti gli scontrini. Abbiamo speso quattromila euro, finora non ho ottenuto nulla».

L’avviso pubblico dell’Asp scade il 10 ottobre. In questi giorni si cerca di convincere soprattutto i giovani medici ad affrontare questa sfida. «Sto facendo scouting con tutti i medici che conosco e che potrebbero aiutarci – ammette il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele – ho anche chiamato un professore di Milano in pensione in modo da coinvolgere i suoi studenti». Il passaparola e l’attenzione dei media ha fatto circolare la notizia anche tra alcune decine di specializzandi di pediatria che, in gran parte, dicono che loro non parteciperebbero al bando. «Per molti è una questione economica – spiega una di loro, siciliana in trasferta in un’università del Centro Italia -, perché un pediatra di base in un anno può anche guadagnare di più. Io la vedo diversamente. È facile dire che nessun medico vuole lavorare a Pantelleria… ma la mia domanda è: in che condizioni deve lavorare questo medico? È davvero solo una questione di soldi? Siamo uomini e donne con le nostre paure e i nostri errori e dover lavorare in posti a risorse zero in Italia non è ammissibile. Servono sale parto attrezzate e le professionalità adatte per affrontare le emergenze. Forse – conclude – molti non vanno perché temono inadeguatezze su questo versante». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]