Si tratta di una prima tranche dei 104 mila euro stanziati per il monitoraggio della pericolosità delle piante, circa 800 in tutta la città. L'analisi si concentrerà in particolare su 180 palme del tipo Phoenix dactylifera, le stesse che in piazza Cutelli hanno causato lo scorso ottobre la morte di Patriza Scalora
Palme malate, convenzione tra Comune e Unict 47mila euro al dipartimento di Agricoltura
«La partenza della convenzione con il Di3A ci consentirà di procedere rapidamente anche con il monitoraggio strumentale delle palme a rischio». Lo ha detto l’assessore al Verde del Comune di Catania Rosario D’Agata, ricordando come l’amministrazione comunale ha destinato 47mila euro a una convenzione con il dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania. Si tratta di una prima tranche del finanziamento globale da 104mila destinato alla verifica dello stato e messa in sicurezza delle circa 800 palme presenti in città. Tra quelle su cui verrà effettuato un controllo accurato con raccolta di campioni di tessuo e analisi in laboratorio ci sono 180 Phoenix dactylifera, come quelle che esistevano in piazza Cutelli che hanno causato lo scorso 23 ottobre la morte di Patriza Scalora, colpita da una delle piante abbattuta dal vento. Da allora sono state abbattute una sessantina di piante di questo tipo.
La convenzione, di cui è responsabile scientifico il ricercatore Pompeo Suma, prevede che il dipartimento universitario, guidato dal professore Salvatore Cosentino, provveda, con il supporto di personale del Comune e della Multiservizi, a esami strumentali di valutazione della stabilità delle palme a rischio collasso sia a seguito dell’infestazione da punteruolo rosso sia a causa di altre patologie.
«Gli esperti del dipartimento – ha affermato D’Agata -, e in particolare Suma, specializzato sull’infestazione da punteruolo rosso, avevano cominciato a collaborare informalmente con il Comune di Catania già nell’ottobre dello scorso anno raccordandosi con il consulente del sindaco per il verde, il dottor Annibale Sicurella. E già prima della convenzione il gruppo di lavoro, su invito del sindaco Enzo Bianco, aveva avviato ispezioni visive controllando un centinaio di piante».
«La convenzione – ha precisato Suma – consentirà di non limitarsi, come era avvenuto finora, a un controllo soltanto visivo delle palme, ma si procederà anche a un’analisi tecnico strumentale in particolare di certi tipi di piante. Seguiremo protocolli appositamente messi a punto e che prevedono l’utilizzo di apparecchi come il resistografo, che misura la densità interna delle piante, e un tomografo che rileva eventuali cavità interne delle palme attraverso gli ultrasuoni».
Da un nuovo censimento effettuato in queste ultime settimane dal personale della direzione Verde del Comune di Catania, risulta che sul territorio della città esistono poco più di 800 palme. Oltre a quelle del genere Phoenix dactylifera, alle quali sarà dedicata particolare attenzione, le altre sono appartenenti ai generi Phoenix canariensis, e reclinata, Washingtonia filifera e robust), Butia capitata, Trachycarpus fortunei, Cocos plumosa e Brahea armata, e saranno tenute sotto controllo visivo.
«In questi giorni intanto – ha sottolineato l’assessore D’Agata -, visto l’approssimarsi delle feste agatine, saranno effettuati dei controlli particolari sulle piante dei punti toccati dalla processione della Patrona». D’Agata ha anche sottolineato come la somma stanziata dall’amministrazione servirà anche ad avviare un monitoraggio sulle condizioni degli altri alberi che si trovano sul territorio catanese. «Stiamo lavorando – ha detto – a un sistema che consenta ai cittadini di segnalare situazioni di potenziale pericolo all’ufficio relazioni con il pubblico o chiamando un numero verde o inviando una email».