Il presidente rosanero parla dal ritiro di Bad: «Se l’Atalanta vuole cederli, ci sarà un motivo». In conferenza ha parlato Rispoli: «Possiamo migliorarci, la società sta lavorando per eliminare i nostri punti deboli»
Palermo, Zamparini fa il punto sul mercato «Ho bloccato gli arrivi di Cigarini e Pinilla»
«Ho parlato con Corti e Foschi che a Milano stanno trattando tre o quattro nazionali europei. Abbiamo invece mollato la pista che portava ad alcuni giocatori. Manca un mese e mezzo alla fine della campagna acquisti. Qualche anno fa, la Fiorentina si presentò in ritiro con sette giocatori, poi arrivò quinta». Dal ritiro di Bad Kleinkirchheim, il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, non si mostra preoccupato. A otto giorni dalla fine della preparazione in Austria i rosa non hanno concluso neppure un colpo in entrata: «Ho una grande fortuna – continua il patron -, non leggo i social. Noi stiamo lavorando con tranquillità. Ho detto di no a Cigarini e Pinilla per un motivo semplice: l’Atalanta non è né il Milan né la Juventus e se li vuole mandare via, un motivo ci sarà. Non perché siano scarsi, ma perché hanno un costo esagerato per una squadra che ha un budget come il nostro».
Se nessuno è ancora arrivato, non mancano quei giocatori che vorrebbero cambiare aria: «Lazaar e Gonzalez vogliono andare via – spiega Zamparini -, il primo me l’ha già chiesto l’anno scorso. Dunque non sono necessari. Io penso di portare a Palermo due giocatori più forti di loro». Uno dei reparti da rinforzare con urgenza è sicuramente quello offensivo, ma a tal proposito il numero uno del club di viale del Fante svela un retroscena: «Quando ero in macchina ho ricevuto una telefonata da un importantissimo sudamericano che mi ha proposto un centravanti fortissimo. Mi ha detto: «Non è Dybala, ma è molto forte”. Io sto cercando quello. Borriello può essere un’idea se ha un costo normale, ma esclusivamente per la sua esperienza. Non arriverebbe a Palermo per fare il titolare fisso. Poi se meritasse di giocare titolare, giocherebbe titolare».
Il presidente ha poi detto la sua su chi sarà il successore di Sorrentino per indossare la fascia di capitano: «Il capitano si sceglie insieme al mister e alla squadra. Ho parlato con Rispoli perché era qui, se al posto suo ci fosse stato Vitiello, avrei parlato con lui. A lui ho detto che è uno degli anziani su cui conto tantissimo, perché è un giocatore e anche un uomo molto serio. Naturalmente, una squadra giovane ha bisogno di cinque o sei elementi di esperienza come Rispoli, Vitiello o Andelkovic». Infine, Zamparini ha voluto precisare anche che a contestare è una percentuale bassissima di tifosi: «La gente mi vuole bene. Quando vado a Palermo mi abbraccia, mi ringrazia e mi chiede di continuare. I contestatori sono l’uno o il due per cento, non più di cinquanta persone. I giornalisti poi dànno spazio soltanto a chi protesta, ma Palermo non è quella, Palermo è diversa. La tifoseria capisce, è serena, tranquilla e matura e non può essere rappresentata da cinquanta persone».
Prima dell’allenamento pomeridiano, a parlare in conferenza stampa è stato Andrea Rispoli: «Il bilancio è positivo, vogliamo fare bene. I giovani portano entusiasmo e questa è energia positiva. È un piacere dare consigli a gente che vuole migliorarsi». L’ex Parma ha fatto il punto della situazione: «Sappiamo che sono andati via giocatori importanti, ma il passato non conta. Guardiamo avanti per non rischiare come l’anno scorso». A prendere il posto di Sorrentino sarà il giovane Posavec: «Sappiamo tutti – continua Rispoli – quanto Sorrentino abbia fatto per il Palermo, ma oggi abbiamo Posavec. Da quel poco che ha fatto vedere sembra molto affidabile. Merita questa chance anche perché abbiamo un allenatore dei portieri molto bravo».
L’esterno rosanero sembra essere uno dei favoriti per la fascia di capitano e oggi ha avuto un colloquio con il presidente: «Zamparini mi ha detto che devo aiutare i più giovani, dato che sono qui da diversi anni. Lui sta facendo di tutto per portare gente che possa darci una mano». Rispoli ha detto la sua anche sulla situazione dei rosa: «La serie A è un campionato difficile e imprevedibile. L’anno scorso Carpi e Frosinone erano date per spacciate già all’inizio, ma gli emiliani se la sono giocata fino alla fine. Nel calcio non si può mai sapere. Possiamo migliorarci anche perché abbiamo dei punti deboli. Foschi e Zamparini stanno lavorando per questo». Sul mercato invece, non si è voluto pronunciare: «In squadra ci sono tanti giovani bravi, questo è anche merito del settore giovanile. In società ognuno ha il suo ruolo e io penso solo al campo. Al mercato pensa Foschi – conclude Rispoli – non tocca a me consigliare o fare chissà cosa».